Cronache
Migranti, Santelli: "Blocco navale o intervengo io". Esercito in Calabria
Dopo il blocco stradale di alcuni residenti, ad Amantea è arrivato l'esercito per presidiare la struttura dove sono isolati i migranti positvi al Covid-19
Migranti, Santelli: "Subito blocchi in mare o interverro' io"
"Per l'immediato chiedo che, come d'altra parte e' gia' avvenuto durante il lockdown, chi arriva sia sottoposto a quarantena o sulle navi di provenienza requisite o su quelle della Marina, non a terra". E' risoluta nell'intervista al Corriere della Sera la governatrice della Calabria Jole Santelli, per la quale "e' chiaro che e' necessario un blocco navale". Infatti, si chiede, "che senso ha impedire i voli da Paesi a rischio e poi permettere gli ingressi a persone gia' malate?" Pertanto il blocco "va fatto senza aspettare l'Europa". Meglio ancora: "Va fatto e basta". Quindi la governatrice di Forza Italia chiede un intervento immediato altrimenti "dovro' bloccare io gli sbarchi. Voglio sperare di non essere costretta a farlo", perche' "il rischio di vita oggi e' per tutti, per noi e per loro" che arrivano dal mare, e "lo Stato ha il dovere morale di proteggere chi ha lottato contro il virus, e ora che ci sta riuscendo si trova esposto al rischio di un'ondata di ritorno gravissima". Quindi chiosa: "Non e' questione di ideologie, non c'e' destra o sinistra su queste cose. Non possiamo essere invasi".
Migranti, l'Esercito ad Amantea dopo blocco stradale
L'Esercito presidia la struttura di Amantea (Cs) nella quale sono ospitati alcuni dei migranti risultati positivi al Covid-19 dopo lo sbarco avvenuto a Roccella Jonica. Una decisione assunta dopo una riunione tenuta ieri sera nella Prefettura di Cosenza che ha fatto il punto sulle criticita' emerse anche a causa della forte protesta di ieri da parte della popolazione. Tensioni che non si sono ancora placate e per le quali i cittadini di Amantea hanno annunciato ulteriori azioni, probabilmente gia' in mattinata con un presidio davanti al Comune. Complessivamente, secondo i dati ufficiali della Protezione civile, sono 26 le persone risultate positive dopo i controlli e, di queste, 13 sono state accolte ad Amantea, 8 a Bova Marina (RC) e 5 a Roccella Jonica (RC) . Tutte strutture dedicate che sono state individuate dalla Prefettura di Reggio Calabria.
Ma la reazione di Amantea e' stata particolarmente dura. Nella popolazione c'e' preoccupazione per la presenza dei migranti e c'e' il timore che possa essere alimentato un nuovo focolaio in una realta' turistica che potrebbe anche risentirne come immagine. Nella riunione tenuta in Prefettura a Cosenza, la decisione e' stata quella di presidiare il centro per evitare che i migranti possano uscire o avere contatti con l'esterno. "Le regole di ingaggio definite dalle forze dell'ordine - e' scritto in una nota - sono di non consentire l'uscita degli ospiti dal centro migranti Solo il personale medico autorizzato, o quello destinato al vettovagliamento, potra' entrare. Nel centro inoltre e' stata assicurata la costante sorveglianza sanitaria da parte di apposito presidio medico e di unita' specialistiche, che gia' da ieri, all'arrivo dei migranti, stanno effettuando i necessari controlli e monitoraggi". Un tentativo di gettare acqua sul fuoco e placare la rabbia dei residenti, pur consapevoli che le tensioni non si spegneranno facilmente.
MIGRANTI, CRISTALLO (SARDINE): 'MA SANTELLI NON VOLEVA APRIRE CALABRIA? AH, QUESTI SONO NEGRI'
"Ma non era la Santelli che in tutte le tv nazionali (e ancor prima che si aprissero le regioni) diceva a gran voce "Lombardi, venite in Calabria", e si diceva pronta a preparare la cena per tutti? Ah, già, questi sono poveri e negri. Vergogna infinita". Lo scrive su Facebook la referente calabrese della Sardine Jasmine Cristallo. "In Calabria- aggiunge - controlli zero (in moltissimi hanno denunciato la totale tranquillità con cui si poteva entrare e uscire dalla regione ed oggi la situazione non è diversa), ed ora il problema sono dei disgraziati risultati positivi perché controllati con criterio e serietà. Che vergogna! Sciacalli".
Migranti, su tavolo governo ipotesi navi ad hoc per isolamento positivi
In queste ore ci sono contatti continui tra la regione Calabria, la Protezione Civile e il capo dipartimento immigrazione del prefetto di Bari. Si lavora, più in generale, a soluzioni che preservino le Regioni più a rischio sbarchi. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti del Viminale, sul tavolo ci sarebbe anche l'ipotesi di rendere disponibili delle navi ad hoc dove controllare i migranti in arrivo e isolare eventuali positivi, così da 'schermare' le popolazioni locali ed evitare qualsiasi tipo di rischio. Sulla falsariga di quanto avvenuto in piena emergenza Covid -nell'aprile scorso- per i migranti a bordo della Alan Kurdi, trasferiti su un traghetto Tirrenia dove hanno trascorso la quarantena in attesa di essere redistribuiti tra i paesi della Ue.