Cronache

Morta facendo rafting, dieci indagati. Per la Procura non è stato un incidente

Di Redazione Cronache

Gli inquirenti di Castrovillari ritengono che ci siano responsabilità specifiche. Iscritta nel registro anche la sindaca di Laino Borgo

Denise Galatà morta facendo rafting, il caso si ingigantisce

Sembrava un semplice ma drammatico incidente quello costato la vita a Denise Galatà, la 18enne sbalzata dal gommone e finita in acqua mentre faceva rafting con i suoi compagni in gita scolastica sul fiume Lao nel parco del Pollino. Ma per la Procura di Castrovilli che indaga sulla morte della ragazza, ripescata dall'acqua solo giorni dopo e ormai purtroppo senza più niente da fare - si legge su Repubblica - dietro a quella caduta ci sarebbero responsabilità precise. Per questo sono state iscritte nel registro degli indagati dieci persone. Tra gli indagati ci sono anche il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, i responsabili della "Pollino rafting" e sette guide della stessa società che è stata posta sotto sequestro. Stop alle escursioni in gommone fino a data da destinarsi.

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E' stata ascoltata per quattro ore dagli ispettori dell'Ufficio scolastico regionale - prosegue Repubblica - la dirigente scolastica del liceo di Polistena frequentato dalla diciottenne. La testimonianza di una compagna di classe che era con Denise su quel gommone: "Erano circa le 14.30 – racconta ora l’amica di Denise rientrata a Polistena all’alba – quando siamo saliti sugli otto gommoni per fare il percorso di rafting su quel fiume. Siamo arrivati un'ora prima, poi, il tempo di prepararci e indossare caschetti e salvagente e siamo saliti sui gommoni. Denise – racconta la giovane singhiozzando – era sul mio gommone ed anche lei è caduta. Pensavo di morire, poi qualcuno è riuscito ad agganciarmi portandomi a riva. Vicino a me ho visto il caschetto che indossava Denise".