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Morte Ramy, i Vigili: "Auto e motorino non si toccano". Ma le due versioni non coincidono

Il giallo dello scontro e quegli ultimi 12 secondi di vita del ragazzo ripresi nel video

di redazione

Morte Ramy, si analizza nel dettaglio il video. La verità è nascosta in pochi frame

Resta un giallo la morte di Ramy Elgaml, il 19enne che ha perso la vita durante un inseguimento della polizia al motorino su cui viaggiava con l'amico lo scorso 24 novembre. Nei giorni scorsi è spuntato un nuovo video che però non certifica esattamente cosa è successo.

Ci sono due versioni contrastanti, i legali della famiglia del ragazzo morto parlano di "omicidio volontario" mentre i Vigili forniscono un'altra versione su quel filmato. Nella ricostruzione grafica di quei frame, eseguita dai vigili, tra i due veicoli - sostengono i vigili e lo riporta Il Corriere della Sera - c’è comunque spazio, pochissimo spazio, questione di centimetri. E non sembra esserci in questa fase un urto. Ieri riunione in procura tra i pm e gli investigatori dell’Arma che conducono l’inchiesta per "omicidio stradale".

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Sono indagati - prosegue Il Corriere - il vicebrigadiere al volante della pattuglia e il 22enne Fares Bouzidi che guidava il Tmax. L’ipotesi di reato non è cambiata. L’aggravamento dell’accusa dei pm in "omicidio volontario con dolo eventuale", chiesta dai legali di Fares e filtrata nelle scorse ore dalla procura, appare oggi un’ipotesi meno concreta. I video dell’inseguimento, compresi quelli della dashcam di un carabiniere, e le comunicazioni radio erano stati forniti ai magistrati già nei primi giorni d’inchiesta. La morte di Ramy è documentata in 40 frame, che raccontano gli ultimi dodici secondi di vita del 19enne del Corvetto.

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