Cronache

Nuovo blitz di Ultima Generazione. Liquido nero dentro la Fontana di Trevi

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Quindi si aggiunge: "Secondo l'Organizzazione meteorologica mondiale stiamo per superare la soglia di 1,5°. Questo significa che i nostri figli potrebbero morire di fame e di sete. E che potremmo essere in tempo per vederlo. Secondo la Banca d'Italia, per di più, una casa su quattro è a rischio alluvione in Italia, con danni stimabili in 3 miliardi ogni anno. L'unica possibilità per evitare che accada è fermare le emissioni legate ai combustibili fossili. Il nostro Governo, invece, continua imperterrito a regalare all'industria del fossile finanziamenti pubblici per decine di miliardi di euro ogni anno. Noi abbiamo deciso di ribellarci a chi ci sta condannando a morte. E invitiamo genitori, nonni, fratelli e figli preoccupati a unirsi a noi". E comunque - si sottolinea - "anche oggi il carbone vegetale e i corpi dei cittadini terrorizzati non hanno danneggiato alcun monumento, mentre è già iniziata la conta dei danni al patrimonio culturale nell'Emilia-Romagna devastata dall'alluvione". Nel comunicato un altro giovane dice: "Sono Charlie, ho 18 anni, faccio la mia prima azione di disobbedienza civile non violenta per smuovere le istituzioni a non investire nei combustibili fossili. I disastri dell'alluvione e gli eventi di siccità e caldo estremo mi hanno fatto attivare la paura, l'ansia e la rabbia. Per noi verranno chieste ancora 'pene esemplari' dal Governo, molto più elevate di quelle comminate, nei decenni, a coloro che si sono immersi nella Fontana di Trevi. Ormai dovrebbe essere chiaro però che i veri ecovandali, i veri barbari non siamo noi, ma chi continua ad accelerare la devastazione ambientale in corso per mero profitto economico".