Cronache

Omicidio Biagi, il figlio: "Non perdonerò mai gli assassini"

Commemorazione per il giuslavorista, ucciso 17 anni fa a Bologna dalle Brigate Rosse

Omicidio Biagi, il figlio: "Non perdonerò mai gli assassini"

Ricorre oggi il 17mo anniversario della morte di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso dalle Brigate Rosse a Bologna. "Non provo rabbia nei confronti di nessuno, neanche verso gli assassini di mio padre pero' non li perdono, nonostante sia una persona molto credente. Non li perdonero' mai. Penso solo che debbano fare i conti con la propria coscienza": lo ha detto Lorenzo Biagi, figlio minore del giuslavorista ucciso 17 anni fa dalle nuove Brigate Rosse. Simone Boccacini, uno degli ex brigatisti condannati per l'omicidio di Biagi ha chiesto il riconoscimento del vincolo della continuazione tra la condanna a 21 anni per l'attentato al giuslavorista e quella a cinque anni e otto mesi per altre vicende di terrorismo a Roma che porterebbe ad una riduzione della pena complessiva. "Spero vivamente che questo sconto di pena non gli venga dato - ha sottolineato Lorenzo Biagi a margine dell'annuale cerimonia di commemorazione per ricordare la figura del padre - e che venga fatta giustizia fino in fondo. Boccaccini - ha concluso - e' l'unico brigatista che non ha avuto l'ergastolo e per cui spero che sconti tutti gli anni fino in fondo e non gli venga permesso di uscire dal carcere prima, per nessun motivo al mondo. E' stato un grandissimo onore - prosegue - avere il presidente Mattarella in visita alla nostra Fondazione Marco Biagi a Modena. Ha usato parole molto belle anche privatamente con mio fratello Francesco e mia madre nei minuti iniziali prima del convegno": con queste parole Lorenzo Biagi, ha ringraziato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella intervenuto ieri a Modena per ricordare, nel corso di un convegno internazionale, la figura del padre Marco Biagi.

Omicidio Biagi: 17mo anniversario, il ricordo della sua Bologna

Una corona di fiori nella piazzetta che porta il suo nome deposta dal vicesindaco di Bologna in un'atmosfera raccolta con attorno i familiari e le massime autorita' cittadine, civili e militari: cosi', come da tradizione, e' stato ricordato Marco Biagi, il giuslavorista ucciso 17 anni fa da un commando delle nuove Brigate Rosse sotto il portone della sua abitazione di via Valdonica, nel centro del capoluogo emiliano. Bologna "non dimentichera' mai non solo la tragedia dell'uccisione di Marco Biagi ma soprattutto il lavoro importante - ha detto il vicesindaco Marilena Pillati - che questo studioso aveva portato avanti e che per tanto tempo, forse, non e' stato compreso. Biagi aveva un'unica grande ossessione: lavorare al servizio delle giovani generazioni". Questa sera e' in programma, come ogni anno, la staffetta simbolica in bicicletta che dalla stazione dei treni arrivera' in via Valdonica seguendo il percorso che il docente di diritto del lavoro fece l'ultima volta la sera del 19 marzo 2002. Poi un minuto di raccoglimento per concludere con alcune canzoni e brani scelti per commemorare il giuslavorista.