Cronache
Omicidio Regeni, la Commissione accusa l'Egitto: "Il governo è responsabile"
La relazione della Commissione parlamentare d'inchiesta è molto chiara: la colpa della morte di Giulio Regeni è del governo egiziano
"Il progressivo arroccamento ostruzionistico dell'Egitto - continua la relazione - nei confronti dell'impegno delle istituzioni italiane per la ricerca della verità e della giustizia sulla morte di Giulio Regeni è ben esemplificato dalla diffusione 'ad orologeria', alla fine dello scorso mese di aprile, di un documentario che ricostruirebbe il soggiorno al Cairo del giovane ricercatore, assolvendo da ogni responsabilità le autorità egiziane e riproponendo velatamente le trite allusioni ad una possibile attività spionistica ascrivibile alla sua affiliazione all'Università di Cambridge.
Al di là del topos francamente poco più che letterario, qui rileva il fatto che il filmato, la cui realizzazione ha peraltro richiesto la destinazione di un non trascurabile finanziamento, sia stato diffuso sui social media in concomitanza con l'udienza preliminare allo svolgimento del processo e quindi trasmesso da una rete televisiva egiziana notoriamente compiacente". E ancora: "pur scontandone la sicura buona fede, lascia perplessi che talune personalità italiane politiche e militari, che pure hanno ricoperto importanti incarichi, abbiano potuto farsi coinvolgere in una simile operazione di contro- informazione, questa si' tipica degli apparati di intelligence".
"Un'altra ipotesi, talora ventilata sulla stampa e naturalmente spesso fatta propria dai media egiziani ed infatti ripresa nel documentario diffuso a fine aprile 2021, verte sull'eventualità che Giulio Regeni, anche non consapevolmente, possa essere stato utilizzato da servizi segreti di paesi terzi, ad esempio da quelli britannici. La commissione ha approfondito tale aspetto nel corso dei suoi lavori, avendo avuto modo di registrare come sia nell'ambito delle indagini svolte nel Regno Unito dagli inquirenti italiani, sia nelle attività informative dei nostri apparati di intelligence non vi sia alcuna elemento che possa suffragare tale ipotesi". É un passaggio della relazione finale della Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Giulio Regeni.