Cronache

Padre Pio, la sua voce a San Pietro. Quel volto "intatto": ecco perché

Da Singapore alla Polonia e all'Australia. E poi da Reggio Calabria alla provincia di Varese. In piazza San Pietro si schiera quello che Paolo VI lo ha definito "esercito" delle anime guidate da Padre Pio. Sono almeno ottantamila e riempiono l'abbraccio del Colonnato, nel giorno in cui papa Francesco rende omaggio al santo di Pietrelcina con un'udienza dedicata ai gruppi di preghiera ispirati al suo carisma. "La sua piccola goccia è diventata un grande fiume di misericordia, che ha irrigato tanti cuori deserti e ha creato oasi di vita in molte parti del mondo", ha detto il pontefice, dopo aver commentato, rivolgendosi alla folla: "Siete tantissimi, eh".

E' in effetti uno dei bagni di folla più imponenti del Giubileo iniziato a Roma l'8 dicembre scorso. E arriva dopo un triduo che ha visto accogliere mercoledì nella Capitale, dopo un viaggio da San Giovanni Rotondo tra grandi misure di sicurezza, le spoglie del frate insieme a quelle dell'altro cappuccino san Leopoldo Mandic, scelti da Bergoglio come simboli del mandato che conferirà il 10 febbraio, mercoledì delle ceneri, a più di mille missionari della misericordia inviati nel mondo a confessare e perdonare anche dai peccati ritenuti più gravi. Le urne con i corpi dei due santi sono arrivate venerdì nella basilica di San Pietro e hanno visto migliaia di devoti mettersi in coda per rendere omaggio.

"Possiamo proprio dire - ha affermato papa Francesco - che Padre Pio è stato un servitore della misericordia. Lo è stato a tempo pieno, praticando, talvolta fino allo sfinimento, l’apostolato dell’ascolto. E’ diventato, attraverso il ministero della confessione, una carezza vivente del Padre, che guarisce le ferite del peccato e rinfranca il cuore con la pace. San Pio non si è mai stancato di accogliere le persone e di ascoltarle, di spendere tempo e forze per diffondere il profumo del perdono del Signore".

Bergoglio ha più volte interrotto la lettura del suo discorso per interagire con la folla. Ai pellegrini di San Giovanni Rotondo ha confidato: "Voglio venire nella vostra terra". E poi, rivolgendosi agli operatori dell'ospedale 'Sollievo della sofferenza', ispirato proprio da Padre Pio, ha invitato a considerare ogni malato come fosse Gesù. Ha raccontato di un suo amico prete, un "uomo di Dio" rimasto a lungo in coma, che si lasciò andare solo dopo il conforto di un altro sacerdote: "Quanta gente ha bisogno di carezze per aver la forza per portare avanti la malattia o per presentarsi al Signore", ha commentato il Papa. E ha aggiunto: "E' tanto importante questo: curare la malattia, ma soprattutto prendersi cura del malato: non è la stessa cosa. Può succedere che, mentre si medicano le ferite del corpo, si aggravino le ferite dell’anima, che sono più lente e spesso difficili da sanare. Solo la prossimità e la preghiera possono aiutare a guarirle".

E a proposito della preghiera, Francesco ha spiegato: "Sarebbe così per farla semplice, si tratta di dire: prendi tu che sei padre. Un dono di fede e di amore, una intercessione di cui c'è bisogno come il pane. In una parola: affidare. Affidare la Chiesa, le persone, le situazioni al Padre celeste perché se ne prenda cura. Non è un'aspirina da prendere per risolvere i problemi. Ma come diceva Padre Pio è una chiave per aprire il cuore di Dio. E il cuore di Dio non è blindato. Questa - ha poi sottolineato - è la più grande forza della Chiesa: come la Madonna e gli apostoli devono essere perseveranti nella preghiera. Altrimenti si rischia di appogiarsi ad altro: ai soldi, al potere. E il cuore diventa noioso. Voi volete avere un cuore noioso? Volete averlo gioioso? Sì? Allora pregate".

IL VOLTO INTATTO - Intanto, in molti si chiedono come mai il volto del Santo sia così ben conservato. Lineamenti intatti, pelli liscia, barba folta. La stessa domanda in cui è incappata la conduttrice televisiva Barbara D'Urso, durante la trasmissione Pomeriggio 5, che in collegamento con il sacerdote don Giacomo Pavanello ha chiesto: "Mi spieghi come è possibile che il viso di padre Pio sia così intatto, sereno?".

In realtà delle spoglie vere e proprie di Padre Pio è rimasto ben poco. E la testa è proprio una delle parti del corpo ad essere stata ricostruita ex novo: è fatta di silicone.e ed è stata scolpita e decorata dall’azienda inglese (la Gems Studio) che ha creato la maggior parte delle statue del museo delle cere di Londra.

Don Giacomo ha spiegato alla D’Urso (e a a molti italiani) la verità: “Quello che vediamo nelle teche sono delle maschere ricostruite, delle piccole maschere di cera. In realtà, alla ricognizione recente sul corpo di Padre Pio gli anatomopatologi hanno visto una corruzione del corpo inferiore rispetto alle aspettative. Anche questo è un aspetto dal punto di vista scientifico in parte inspiegabile”.

LA POLEMICA - Le spoglie di padre Pio, morto nell’ormai lontano 1968, resteranno a Roma fino al prossimo 11 febbraio 2016, per poi essere trasferite nella città natale del santo, a Pietrelcina, in provincia di Benevento. La traslazione della salma da San Giovanni Rotondo è stata oggetto di molte polemiche, ma è stato Papa Francesco in persona a volerlo: il 2016 è l’anno del Giubileo della misericordia e padre Pio aveva la fama di straordinario confessore.  In Rete però le critiche non si placano. Molte persone accusano il Papa e la Chiesa di "spettacolarizzazione della fede". Alcuni esempi? "Io penso che Padre Pio non sarebbe cotento di quello che stanno facendo con il suo corpo... Chi ha fede non ha bisogno di vedere o toccare i resti di un uomo morto tanti anni fa", scrive una lettrice. "Penso che questo Papa sia il più furbo di tutti - risponde un lettore -. Consapevole del fatto che questo Giubileo sarebbe stato un grandissimo flop (dato che la gente si è resa FINALMENTE conto chi è veramente la Chiesa), allora ha giocato la carta dell'Unico Santo (a mio avviso davvero SANTO) che ha conquistato la gente grazie alla sua vera genuinità".