Cronache

Padre Spadaro silurato, gioisce il Vaticano. Il triste futuro del gesuita

Di Giuseppe Vatinno

Che cosa abbia combinato Padre Spadaro non possiamo saperlo, ma sicuramente avrà fatto infuriare Papa Bergoglio che lo ha sistemato a puntino

Ma poi qualcosa è successo e per Spadaro la cosa s’era messa molto male perché era pronto il suo trasferimento in quell’Africa nera e veltroniana che nei suoi scritti sembra amare tanto, soprattutto nella rappresentazione migrantica. Giù si vedeva il povero ex direttore in un pentolone a bollire come principale portata di quei birichini di cannibali che da quelle parti ci sono ancora e sono dei veri buongustai. Tuttavia, come dicevamo prima, con i gesuiti tutto è imprevedibile e dopo un po’ di manfrina per spaventare a puntino il presule è arrivata la Provvidenza, sotto forma del cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero della Cultura, che ha provveduto a creare un posto di sottosegretariato allo stesso “ministero” vaticano.

La nomina prevede che Spadaro prenda possesso dell’inutile posto il primo gennaio del 2024, lasciandolo esposto per un pochino all’irriverenza degli ex colleghi, nudo di quel Potere che aveva tanto bramato e che infine lo ha perduto. Siccome il posto è assolutamente privo di qualsiasi visibilità e soprattutto appunto di potere, gira la voce che l’ex direttore potrebbe insegnare pure all’Università Gregoriana, ma l’ipotesi sembra peregrina e seguire piuttosto la solita trafila punitiva a cui è stato anche sottoposto padre Georg per circa mesi sei, prima di essere scagliato in Germania, nella Foresta Nera a meditare su i suoi peccati.

Padre Antonio sembra averla presa bene, almeno formalmente: “È giunto il tempo di lasciare il mio incarico. Ho accolto la decisione dei miei superiori gesuiti, concordata un anno fa, con immensa gratitudine per gli anni di intenso impegno al servizio della rivista che Papa Francesco ha definito unica nel suo genere”. L’ex direttore appariva completamente suonato dall’evento e così ha tentato di tirarsi su portando il regista Matteo Garrone - fresco vincitore del Leone d’Argento al festival di Venezia - in Vaticano, ma in realtà la stramba iniziativa era di un altro religioso e lui sembra se ne sia voluto appropriare solo per ribadire una supposta vicinanza a Papa Francesco, mandando in onda il dramma di un Ego inconsolabile.