Cronache
Palamara in versione "Buscetta della magistratura". Adesso è lui a fare i nomi
L'ex pm ha deciso di chiamare a testimoniare al suo processo 133 testi, tra questi ex ministri come Andrea Orlando e molti togati
Palamara in versione "Buscetta della magistratura". Adesso è lui a fare i nomi
Luca Palamara adesso va al contrattacco. L'ex boss di Unicost a processo a Perugia per corruzione ha deciso di chiamare a testimoniare 133 testi con l'obiettivo - si legge sul Corriere della Sera - di processare la magistratura italiana e il suo processo di autogoverno. Il tanto atteso elenco delle persone da convocare davanti al tribunale dei giudici, nel processo che comincerà martedì 21 luglio, è arrivato: l’ex pubblico ministero romano prova a ribaltare gli addebiti denunciando un andazzo generale al quale lui si sarebbe semplicemente adattato. Dalla lista di Palamara si evince che l’accusato vuole mettere sotto accusa decine di altre decisioni del suo Csm e di quelli precedenti. Qualcuno l’ha invitato a diventare "il Buscetta della magistratura".
Una linea difensiva che si trasforma in attacco, attuata citando i nomi più noti e altisonanti del mondo togato e istituzionale, della politica giudiziaria e dei Csm avvicendatisi negli ultimi trent’anni. Mancano - prosegue il Corriere - il capo dello Stato Sergio Mattarella e il suo predecessore Giorgio Napolitano, ma ci sono i rispettivi consiglieri giuridici. E poi gli ex ministri della Giustizia Giovanni Maria Flick e Andrea Orlando, l’ex titolare della Difesa Roberta Pinotti; i magistrati (o ex magistrati) già parlamentari del Pd Anna Finocchiaro, Gianrico Carofiglio e Donatella Ferranti; i procuratori di Milano Francesco Greco, di Napoli Giovanni Melillo, di Palermo Francesco Lo Voi, di Bologna Giuseppe Amato, il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho; ex magistrati di grido come Edmondo Bruti Liberati, Guido Lo Forte e Antonio Ingroia; gli ex presidenti dell’Anm Francesco Minisci e Eugenio Albamonte; gli ex vicepresidenti del Csm Cesare Mirabelli, Nicola Mancino, Michele Vietti, Giovanni Legnini, componenti passati e presenti del Consiglio, compresi alcuni componenti della Sezione disciplinare che deve processarlo.
Un elenco sterminato, con il quale Palamara intende dimostrare che "esisteva una prassi costante, di strategia e comunque di interlocuzione" tra togati ed ex togati del Csm, le correnti di appartenenza e i loro diretti referenti del mondo della politica.