Cronache

Per i porti campani numeri da record nel 2019, crescono passeggeri e merci

Eduardo Cagnazzi

Sorrentni (Assoagenti): "Il settore marittimo rappresenta un modello di efficienza e buona amministrazione". I nuovi scenari sulla professione dell'agente

Numeri da record per i porti campani nell’anno che sta per finire. La crescita di passeggeri nel settore crocieristico supera il 27% a Napoli e il 24% a Salerno, per i container variazioni positive del 7,3% e infine balzo in alto rispettivamente del 4,8% e 3,8% per le rinfuse liquide e solide. Sono i primi dati ufficiali comunicati dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale per i porti commerciali principali della Campania. Dati a cui si aggiunge una crescita del 15% nel settore da diporto registrati su tutta la fascia di costa, con un positivo incremento per il settore dei gigayacht a Castellammare di Stabia con l'approdo Stabia Main Port.

“Sono dati positivi a cui brindiamo soddisfatti -spiega Stefano Sorrentini, presidente di Assoagenti Campania -a testimonianza che nel settore della portualità la Campania rappresenta un modello di efficienza e buona amministrazione. La progettazione di opere infrastrutturali, il completamento dei dragaggi, l’avvio dei lavori al molo Beverello sono solo alcuni dei risultati concreti prodotti dalle azioni congiunte tra operatori e Autorità”.

Soddisfazione espressa in sede di assemblea di Assoagenti Campania, occasione di sintesi dell'operatività 2019, dall'analisi in corso delle statistiche annuali alle novità legislative in ambito marittimo in fase di discussione in sede ministeriale.    

“Cruciale argomento di discussione è il ruolo e le prospettive della professione del raccomandatario marittimo alla luce delle trasformazioni del mercato e del quadro normativo -sottolinea Sorrentini- nonché dei processi di informatizzazione e digitalizzazione; fenomeni che, nonostante vengano da più parti considerati come una minaccia, potrebbero generare, in una visione strategica, un sensibile rafforzamento della figura dell’agente e un sua crescente centralità.  Sono stati quindi tracciati due possibili scenari futuri”, continua Sorrentini. “Sul piano operativo, si delinea un ambiente competitivo, che porterà a una probabile riduzione del numero complessivo di agenzie; tuttavia, per le aziende capaci di adattarsi alle mutate condizioni di mercato, si prevedono importanti vantaggi in termini di maggiore efficienza e di specializzazione delle competenze; inoltre, l’offerta di servizi sarà arricchita e saranno sviluppate funzioni aziendali diversificate, con proposte di servizi accessori.  Sul piano normativo, il futuro della professione è destinato ad un sostanziale miglioramento, se sarà affrontato con serietà ed attenzione il processo di revisione della legge professionale. Partendo dal ruolo pubblicistico del raccomandatario, ormai pienamente riconosciuto ed accreditato, dalla sua funzione di supporto all’Autorità marittima e dalla riserva di attività specifiche, si potrà ottenere l’attribuzione di un ruolo molto simile a quello dei servizi tecnico-nautici, oltre al riconoscimento di attività regolamentata.  Entrambi gli scenari renderanno ragione dell’importanza della figura professionale dell’agente, che continuerà ad essere un riferimento imprescindibile dal punto di vista istituzionale, tecnico e operativo”.