Cronache

Pesaro, ragazzo sgozzato: fermati due ventenni albanesi

 Un'esecuzione in piena regola, culminata con un profondo taglio alla gola: cosi' e' morto Ismaele Lulli, 17 anni di Sant'Angelo in Vado, nell'entroterra pesarese, dove viveva con la mamma e la sorellina. Gli inquirenti mantengono il piu' stretto riserbo dalla scorsa notte all'una, quando hanno portato in caserma due albanesi, di 20 e 21 anni: erano persone informate dei fatti, ma la loro posizione si e' aggravata sino al fermo, tanto che questa mattina sono arrivati in caserma anche due avvocati d'ufficio, che sono poi usciti intorno alle 14.30. Nel primo pomeriggio sembrava fosse arrivata la quadratura del cerchio e le indagini sembravano chiuse, ma evidentemente il pm, Irene Lilliu, ha chiesto di acquisire altri elementi utili. L'unica certezza e' che l'omicidio e' avvenuto per futili motivi: in attesa della conferenza stampa, spostata alle 10 di domani a Pesaro (e quello sara' il segnale che per gli inquirenti tutto quadra e il pm avra' firmato il fermo), i carabinieri cercano di avere certezze sul movente per un delitto cosi' violento. Si tratterebbe di uno sgarro, molto probabilmente per una frequentazione di Ismaele, che aveva una fidanzatina della zona, con una ragazza di Urbania, che uno dei due albanesi considerava la sua ragazza. Per gli inquirenti, pero', resta "residuale" anche la pista di un pagamento mai andato in porto per una dose di stupefacente.

Secondo quanto e' stato possibile apprendere, il delitto si sarebbe consumato in un luogo diverso da quello del ritrovamento del cadavere, a San Martino in Selva Nera, in fondo a un pendio scosceso. Poi, il corpo di Ismaele - un ragazzo per niente esile - sarebbe stato spostato fino al boschetto e spinto giu', dove se non fosse stato per l'intuito di una persona che transitava lungo la strada, sarebbe stato in balia degli animali. Non e' un caso se, da questa mattina, i carabinieri del Ris di Roma stanno lavorando anche all'interno di una carrozzeria di Urbania, alla ricerca di tracce utili per le indagini sull'auto di uno dei due albanesi fermati. Al momento nulla si sa dell'esito dell'autopsia, in corso presso l'obitorio dell'ospedale regionale di Torrette di Ancona, se non che il taglio alla gola e' stato molto profondo e tale da causare la morte dello studente vadese: uno degli interrogativi piu' attesi dagli inquirenti riguarda, pero', l'ora della morte di Ismaele, visto che intorno alle 16 di domenica, dal suo cellulare e' partito un sms indirizzato a un parente: "Cambio vita, vado a Milano. Non mi cercate". Se la morte risalisse a prima di quell'ora, sarebbe evidente che a inviare quel messaggio e' stato il suo assassino. E' lutto cittadino oggi a Sant'Angelo in Vado, dove la comunita' e' incredula di fronte al brutale assassinio di Ismaele. Il sindaco ha chiesto di sospendere ogni attivita' commerciale e ludica e lo stesso fara' in occasione dei funerali dello studente, la cui data dev'essere ancora fissata. (AGI) Pu1/Gal