Cronache
Regioni, allarme rosso sulla Sanità: "Rischio bancarotta e paralisi servizi"
Lettera delle autorità locali al ministro Schillaci: “Situazione che potrà avere conseguenze catastrofiche”
L'allarme dei governatori sulla Sanità: "Bilanci fortemente compromessi"
"La sostenibilità economico-finanziaria dei bilanci sanitari è fortemente compromessa dall'insufficiente livello di finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale, dal mancato finanziamento di una quota rilevante delle spese sostenute per il contrasto alla pandemia da Covid-19 e per la campagna vaccinale". Lo si legge in una lettera inviata dal coordinatore degli assessori regionali alla Sanità, l’emiliano Raffaele Donini, che secondo quanto scrive oggi la Stampa è stata inviata al ministro della Salute, Orazio Schillaci e al titolare dell’Economia, Giancarlo Giorgetti.
Secondo la Stampa, "l’allarme delle regioni è bipartisan: continuando di questo passo, dicono al governo, tra sottofinanziamento, carenza di personale, inflazione e caro energia la sanità è a rischio crac, con conseguenze che le stesse Regioni definiscono «catastrofiche»". Si tratta dunque di "un appello condiviso, perché l’80% dei bilanci regionali è assorbito dalla Sanità e su questa si gioca una bella fetta del consenso elettorale".
Sanità, Gemmato: "Governo Meloni ha stanziato più risorse"
“I mali della sanità sono sotto gli occhi di tutti e derivano probabilmente da un decennio in cui sono stati destrutturati 37 miliardi alla sanità pubblica, e mi riferisco al decennio ante Covid come da fonte Gimbe; in passato si è probabilmente sottovalutata la crisi della sanità, ma questo governo non intende sottovalutare ma investire”. Lo ha detto a Matera il sottosegretario alla Sanità, Marcello Gemmato, a margine di un' assemblea dei quadri di Fratelli d'Italia di Basilicata.
"E’ del tutto evidente - ha anche detto il sottosegretario - che in questo momento bisogna investire in sanità ed in modo particolare, in sanità pubblica; rivendico con orgoglio che il governo Meloni col ministro Schillaci ha postato, per il 2023, 2 miliardi e 150 milioni di euro in più per la sanità pubblica; per il 2024, 2 miliardi e 300 milioni in più; nel 2025, 2 miliardi e 600 milioni in più per la sanità pubblica. Si tratta - ha aggiunto Gemmato - di un segnale forte, basti pensare che nel Def dell'aprile dello scorso anno il precedente governo sosteneva che, superata la fase pandemica, andando incontro ad una fase endemica, il fondo sanitario andava ridimensionato, invece noi abbiamo inteso investire i quattrini che dicevo in una sanità pubblica. Non è solo un discorso di quattrini, ma anche organizzativo".
Sanità: Fratoianni (AVS): "Futuro fosco per Ssn con la destra"
"Periodicamente, ma purtroppo sempre più spesso, la cronaca ci informa delle aggressioni a medici e infermieri nei pronti soccorso del nostro Paese. In questi giorni il nuovo ministro della Salute ha annunciato provvedimenti ulteriori, ma ho l’impressione che non basterà aumentare i controlli negli ospedali, né inasprire le pene per chi aggredisce". Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni, parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra
"La verità è che medici e infermieri sono sempre più soli nelle corsie degli ospedali e nei pronto soccorso. E spesso i medici fanno le guardie notturne in solitudine, perché manca personale. E con quel poco personale che c’è devono fare fronte a una domanda di salute sempre crescente, per cui aumentano i tempi di attesa per una visita e si creano tensioni pericolose, che si scaricano ovviamente sul personale sanitario", osserva . "