Cronache

Rifiuti Roma, dopo l'Abruzzo la Regione li manda in Toscana. E' monnezza tour

Nuova ordinanza della Regione Lazio che quasi commissaria il Comune di Roma. Rifiuti da trattare in Toscana e trattati a Cesena-Forli

Rifiuti Roma, l'emergenza infinita ottiene una proroga. Il paradosso dei rifiuti di Roma, da 9 lunghissimi anni alle prese con l'assenza di impianti per lo lo smaltimento, è un problema che si posta di regione in regione. Dopo l'Abruzzo che ha già salvato Roma, ora è la volta della Toscana che per 7 mesi accetterà – a caro prezzo – i rifiuti di Roma”.

La decisione è arrivata martedì in tarda serata, attraverso la consueta ordinanza della Regione Lazio che definisce un nuovo tour dei rifiuti di Roma: 13 mila 500 tonnellate dei rifiuti raccolti da Ama andranno in Toscana, mentre gli scarti degli impianti di trattamento biologico meccanico di Malagrotta saranno spediti nella provincia di Cesena-Forlì. Ma l'ordinanza regionale contiene il promo commissariamento di Ama e del Comune di Roma. Scrive l'assessore della Giunta Zingaretti: “Un capitolo specifico - aggiunge Valeriani - riguarda la società Ama e il Comune di Roma con l'obiettivo di assicurare la sostenibilità del sistema di gestione dell'intero ciclo dei rifiuti della Capitale. Nello specifico dovranno attivarsi per sottoscrivere ulteriori accordi con operatori del settore presenti nelle altre regioni italiane per far fronte alla mancata autosufficienza impiantistica, dovranno poi provvedere all'avvio della procedura di gara per il conferimento dei rifiuti anche in impianti esteri e procedere infine al completamento del progetto di revamping del Tmb di Rocca Cencia, insieme all'iter amministrativo per il prossimo rinnovo dell'Aia".

Dunque, Roma non è autosufficiente, ragione per cui il vecchio impianto di Rocca Cencia che il Campidoglio vorrebbe chiudere dovrò essere ammodernato, mentre il Comune che sogna un ciclo di rifiuti circolare, si deve organizzare per sottoscrivere nuovi accordi con altre regioni per spedire in giro i rifiuti. Se non lo farà, sarà la Regione Lazio ad adottare i poteri sostitutivi, Per la Raggi c'è tempo sino al 30 giugno, poi sarà la Regione a fare il lavoro di Virginia Raggi.

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