News

Delitto Pierina Paganelli, la svolta è vicina? Il criminalista Barzan è certo: “Ci sono altre prove”

Il collegio di difesa di Manuela Bianchi, nuora della vittima, sostiene che il fascicolo visionato al 30% contiene la svolta nelle indagini. Il criminalista ad affaritaliani.it

Delitto Pierina Paganelli, il criminalista Barzan è certo: “Ci sono altre prove”

Delitto di Pierina Paganelli, nelle carte frutto delle indagini della Squadra Mobile, ci sono ancora prove ed elementi per una svolta a breve. Tra le righe lo sostiene il criminalista Davide Barzan che, insieme all'avvocato Nunzia Barzan e all'ex capo del Ris, generale Luciano Garofalo, compone il collegio difensivo della nuora della Paganelli, Manuela Bianchi.

In 13 ore di interrogatorio visionato solo il 13 del fascicolo con le prove

A Rimini, nel corso dell'interrogatorio durato 13 ore, la difesa della Bianchi ha potuto visionare solo il 30% degli elementi contenuti nel fascicolo che ha portato all'arresto di Luiss Dassilva, in carcere dal luglio del 2024, facendo palesare che tra le carte ci dia dell'altro.

Dottor Barzan, a questo punto che idea si è fatto delle indagini?

“Io credo che gli inquirenti abbiano fatto un ottimo lavoro, era un'indagine complessa, vecchia maniera, molto indiziaria. Pensiamo solo che la muffa ha deteriorato i vestiti della vittima. Pierina purtroppo soffriva di perdite urinarie e quando è stata accoltellata ha avuto queste perdite. Gli investigatori se ne sono accorti solo dopo che l'essiccatoio della Scientifica non funzionava e questo ha provocato l'uscita dell'agente patogeno che distrugge il Dna”.

Poi c'è la questione della telecamera soprannominata Cam3 e la persona ignota che transita: è una prova?

“La Cam3 non è dirimente e discriminante per l'altezza dell'ignoto che passeggia, invece è discriminante il colore della pelle, oltre che la retroflessione della spalla destra che è un difetto riscontrato nel 5% della popolazione mondiale”.

E così secondo lei il cerchio già stretto intorno a Dassilva si stringe ancor di più?

“A mio avviso e come riscontrato nelle consulenze della Procura l'altezza non è un valore determinabile o di difficile determinazione. All'ignoto che transita sotto la Cam3 di via del Ciclamino, non si vedono i piedi e così non si può avere un punto certo. Se non vediamo i piedi come si può calcolare il punto per la sovrapposizione? E' praticamente impossibile”.

A questo punto, qual è la posizione di Manuela Bianchi?

“Il piemme ha voluto esercitare l'azione penale e risulta indagata per favoreggiamento in omicidio, non è concorrente morale e materiale ma avrebbe favorito, incontrando in quei 5 minuti di silenzio Dassilva nei garage dia via del Ciclamino. Posso dire però che Manuela ha collaborato fattivamente col piemme ed è ritenuta attendibile dagli investigatori e ha risposto a tutte le domande nelle 13 ore di interrogatorio. Poteva avvalersi della facoltà di non rispondere ma non l'ha fatto”.

LEGGI LE ALTRE NEWS