Romani senza colpe per i disastri di Ama e Atac? Evasione record e parentopoli
Troppo facile scaricare alla politica i fallimenti
La gestione delle municipalizzate romane è un vero bubbone. Aldilà di Ama, sulla quale stiamo indagando, è evidente che c'è un grosso problema che riguarda la gestione delle municipalizzate' così afferma Raffaele Cantone, numero uno di Anac, l'organismo nazionale anticorruzione.
RIFIUTI A ROMA.LE INDAGINI DI ANAC
È quindi evidente, per i pochi che ancora non lo sapessero, che la crisi eterna di rifiuti e trasporti a Roma si incrocia ora, in maniera sempre più stretta, con le indagini dell'Anticorruzione.
Decenni di gestioni opache e clientelari che hanno portato la Cittá Eterna, per rifiuti e trasporti, a livelli da terzo mondo.
RIFIUTI A ROMA.AMA E ATAC DUE AZIENDE ALLO SFASCIO
Che Ama e Anac siano tra i peggiori esempi di aziende municipalizzate in quanto a conti , servizi, assunzioni clientelari, appalti e ingerenze politiche è purtroppo ben presente a tutti.
Senza essere esperti di bilanci basta girare per le vie della città a piedi e, volendosi fare male, pure salendo su qualche autobus pubblico.
Gli autobus pubblici romani non sono ancora gli sfasciati autobus caraibici o indiani, ma poco ci manca.
RIFIUTI A ROMA. I PARTITI SCARICANO LE COLPE
Nello scaricare responsabilità tutti sono capaci e primi : dalla sindaca Virginia Raggi che incolpa gli anni di gestione della città del PD, il PD, che armato di ramazza e buoni propositi, pulisce la città coi volontari tre ore e scarica la colpa sull'incapacità dei 5 Stelle e delle passare gestioni ( quelle non PD).
Tutti insieme, alla fine, compresi i romani, finiscono con scaricare il tutto sul Governo centrale che, per definizione, è ladro.
RIFIUTI A ROMA.I ROMANI NON ESENTI DA COLPE
In questa girandola di colpe nessuno vuole, per convenienza o ipocrisia, chiedere ai romani conto del fatto che uno su cinque evade la tassa dei rifiuti. In pratica circa il 20% dei cittadini della Città Eterna non paga una tassa così importante. Inoltre sembra che in particolare i più strenui evasori siano le attività commerciali ( qualcosa come 30 mila negozi più le utenze domestiche).
Sempre per la stessa ipocrisia pochi hanno il coraggio di chiedere allo Stato Vaticano per quale strano emendamento divino si consideri esente dal pagare le tasse sui rifiuti dovute per una trentina di palazzi di proprietà che non sono nello Stato Vaticano bensì nella città.
Immobili ecclesiastici adibiti ad atenei,sedi diplomatiche, dicasteri e pure attività commerciali come ricche agenzie di viaggi dedicate ai pellegrinaggi.
RIFIUTI A ROMA. SI EVADE SU TASSA RIFIUTI E BIGLIETTI AUTOBUS
E sul versante trasporti, ci si dimentica del fatto che ben tre su dieci dei viaggiatori giornalieri , in particolare sugli autobus, non paga il biglietto dovuto. Un comportamento che porta il tasso di evasione, a secondo delle zone, tra il 18 e il 40%.
Senza parlare delle multe, pagate solo dal 30%.
Bene senza togliere nulla allo scandalo di due aziende che sarebbero da chiudere e rifare completamente da zero, senza togliere nulla alle responsabilità della politica, ultima e non ultima l'incapacità della Giunta romana di Virginia Raggi a preparare una strategia a breve per risolvere i due problemi, un richiamo al senso civico dei romani deve essere fatto.
RIFIUTI A ROMA. SE VUOI UN SERVIZIO DEVI PAGARLO.
Certo che in altre città italiane succede, ma cari romani, voi siete nella Capitale d'Italia, non potete lamentarvi affibbiando colpe ad altri quando un po' di colpe le avete, con tutto il rispetto, pure voi.
Come pensare di avere servizi almeno sufficienti se un numero significativo di cittadini non paga le tasse sui servizi?.
Un po' di senso civico sarebbe almeno doveroso.
Date retta ad un serafico San Gennaro che a Napoli, di fronte ad un giovane Troisi che gli chiedeva la grazia di vincere alla Lotteria, rispondeva 'certo posso fare il possibile, ma tu diamine almeno compra il biglietto'.
Ed allora pagate il biglietto e pure le tasse, contribuireste a dare una mano a due imprese in cui sono occupati, e non è un fatto banale, anche molti parenti.