Cronache

Rosario Crocetta? Ci sente poco e al telefono è sempre distratto...


Di Filippo Astone
 

Non ho sufficienti elementi per valutare nel merito la storia di Rosario Crocetta e delle sue telefonate con il suo discusso medico,
e non ho seguito in modo puntuale le vicende del governo regionale siciliano, quindi non le so valutare.
Però, per un lungo periodo, ho frequentato professionalmente Rosario Crocetta. Perché ho parlato a lungo di lui in un mio libro
SENZA PADRINI - RESISTERE ALLE MAFIE FA GUADAGNARE (Tea 2011) e quindi prima ho fatto diversi incontri-interviste e poi
ho organizzato con lui delle presentazioni. Successivamente, l'ho intervistato per Il Mondo, il newsmagazine economico del Corriere della Sera
in cui ho lavorato per 17 anni, fino alla sospensione delle pubblicazioni nell'aprile 2014.
Quindi, ho avuto parecchie occasioni di parlare al telefono con l'attuale Governatore della Sicilia, anche se non sono certo un suo amico
né ho lavorato per lui né ho fatto politica con lui. E ogni volta la conversazione telefonica era un'impresa quasi impossibile. Tanto da indurmi a desistere:
per dirgli qualcosa era meglio incontrarlo di persona.
Per due motivi. Il primo è che Crocetta è mezzo sordo. Non so se abbia mai fatto un test audiometrico, ma so per certo che forse
un apparecchio acustico gli servirebbe. Di persona, e ancor più al telefono, se non alzi molto la voce sente poco.
Il secondo motivo è che Rosario Crocetta è un tipo distrattissimo. Se lo chiami, a uno dei tre o quattro apparecchi, o cinque, che lui usa, lui ti risponde
e poi si distrae. Ha sempre gente intorno, suonano altri telefoni, c'è la scorta, i finestrini aperti, un casino. Lui però, anche se non sta ascoltando,
dice "si si" e poi sta col cervello da un'altra parte. Magari suona un altro telefono, lui prende la chiamata e ti dice "aspetta un attimo", poi si fa prendere
dall'altra conversazione, o da qualcuno che gli parla intorno, e si dimentica che stava parlando con te, e ti lascia li, appeso, a sentire tutto.
Non mi sorprende, dunque, che se il suo medico ha detto quella frase lui non l'abbia sentito.
E tutti quelli che hanno
Anzi, sono convinto - dopo aver toccato con mano che cosa significa telefonare a Rosario Crocetta - che non ha sentito proprio.
Fin qui le considerazioni acustiche.
Poi, bisognerebbe dire che se c'è uno che la mafia l'ha combattuta, a Gela, con forti rischi, quello è lui. E quando rischiava non aveva proprio niente da guadagnare.
Quindi proprio non credo che potrebbe tollerare frasi così.
E bisognerebbe anche capire come siamo diventati una repubblica basata sulle stupidaggini, nei quali si fanno processi non su fatti concreti e su atti
di governo, o su fatti con rilievo penale, ma su brandelli di conversazioni carpite casualmente, che poi diventano caso politico.
A me, tutto questo sembra ridicolo. Ma non ne voglio parlare. Mi limito all'acustica. Che è già abbastanza.