Sanità, niente più ricette cartacee: in Liguria basterà la tessera sanitaria
Con questo provvedimento la regione Liguria può fare scuola alle altre su come snellire i tempi di lavoro dei medici e quelli di attesa dei pazienti
Ricette dematerializzate: più accessibilità e sostenibilità
Proprio l’amministratore di Liguria Digitale, Enrico Castanini dimostra di aver intercettatto perfettamente le esigenze sociali attuali; come ha spiegato infatti: “Il processo di informatizzazione prevede la completa eliminazione dei supporti cartacei, a favore dell’interconnessione in tempo reale fra Sistema di Accoglienza Centrale e Territoriale, medici prescrittori e farmacie. Abbiamo lavorato insieme a tutti questi soggetti proprio per fare in modo che, ogni volta che viene rilasciato un processo di dematerializzazione, vengano considerate le esigenze dei cittadini, che chiedono accessi semplificati e procedure più semplici. Il superamento delle pratiche amministrative cartacee ha, inoltre, come ricaduta positiva una maggiore sostenibilità ambientale e una riduzione di costi materiali”.
Stando alle stime dei dati aggiornati al 28 marzo sul 2022 (24 milioni di prescrizioni, con una media giornaliera di oltre 95 mila) e considerato che nei primi tre mesi del 2023 ne sono state prodotte oltre 6 milioni, con una media di quasi 103mila al giorno, si può ragionevolmente prevedere che nel 2023 le ricette dematerializzate arriveranno a 25 milioni 668 mila. Un processo con impatti significativi a livello ambientale: si calcola infatti che, evitando di stampare i promemoria cartacei, già nei primi tre mesi dell’anno sono stati circa 3 milioni i fogli di carta formato A4 risparmiati. A questo va poi aggiunto il significativo minor utilizzo dei toner, con le loro sostanze notoriamente difficili da avviare al riciclo.
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