Cronache
Sardegna: 17 spiagge da sogno sequestrate per le esercitazioni della Nato

Quattromila soldati di sette paesi dell'Alleanza Atlantica scorrazzano sulle spiagge più belle del mondo... e il turismo va in crisi
Scenari di guerra in Sardegna... e gli operatori turistici piangono
Diciassette spiagge della Sardegna sono interdette ai turisti, perchè impegnate dalle esercitazioni militari della Nato. La presenza dei mezzi armati complica il quadro di un'industria come quella turistica che è già reduce dalle gigantesche difficoltà del Covid e che in questo periodo dell'anno già potrebbe registrare incassi ragguardevoli, visto il clima favorevole e lo splendore delle spiagge sarde.
Quali sono le spiagge paradisiache occupate dai militari
Le spiagge in cui vige il divieto di transito sono quelle comprese nei pressi di Sant’Antioco, Capo Teulada, Cala Pira e Capo Ferrato, fino ad arrivare a Capo San Lorenzo ed alla spiaggia di Murtas, spingendosi poi fino ad autentici paradisi come il Poetto, Villasimius o Porto Pino. Luoghi da sempre meta di villeggianti che provengono da tutto il mondo, ma che adesso invece devono lasciare spazio ai circa 4.000 soldati dispiegati dalla Nato.
Che cos'è l'operazione "Mare Aperto" della Nato
L’operazione Mare Aperto è messa in atto da militari di sette paesi dell’Alleanza Atlantica, il cui training ha comportato il divieto di “transito, sosta, pesca, balneazione e immersione” nellle sopra citate località. Il Ministero della Difesa spiega che le esercitazioni riguardano "il dominio marittimo, ma anche i contesti aereo e terrestre, e quelli innovativi dello spazio e della cyber-security. Simulando scenari ad alta intensità e in veloce mutamento attraverso cui verificare le capacità di intervento in svariate aree, dalla prevenzione e il contrasto di traffici illeciti, alla lotta contro minacce convenzionali e asimmetriche”.