Cronache
Scandalo Vaticano, "Nessuna truffa per il Palazzo di Londra",broker scagionato
Secondo i giudici inglesi, Gianluigi Torzi non ingannò la Santa Sede, ma fu pagato per il suo lavoro
Scandalo Vaticano, "Nessuna truffa per il Palazzo di Londra",broker scagionato
Lo scandalo Vaticano non smette di regalare colpi di scena. L'ultimo arriva da Londra, dove i giudici hanno stabilito che "non ci fu truffa ai danni della Santa Sede", in merito alla compravendita del palazzo di Londra. Il broker Gianluigi Torzi - si legge sul Fatto Quotidiano - non ingannò la Chiesa. Non si tratta ancora di una pronuncia di merito, è una decisione cautelare che riguarda il sequestro. Ma la ricostruzione accusatoria dei pm del Papa, i promotori di giustizia Alessandro Diddi e Gian Piero Milano, viene smontata di fatto dalla decisione che arriva dai magistrati del Regno Unito.
Nel 2018 - prosegue il Fatto - il palazzo londinese è passato dal fondo Athena di Raffaele Mincione, in cui il Vaticano aveva investito 200 milioni, alla società lussemburghese Gutt, gestita da Torzi. Secondo i pm di Papa Francesco, che arrestarono il broker nel 2020, Torzi raggirava il Vaticano, pretendo una commissione di 15 milioni. Ma per i giudici inglesi non ci sono prove.