Scontro tra treni, i pm: "Riduttivo parlare di errore umano"
Scontro tra treni, i pm: "Riduttivo parlare di errore umano". E il capostazione: "Sono stato io ad alzare quella paletta, ma non è stata solo colpa mia"
Parlare di "errore umano" per la tragedia ferroviaria avvenuta in Puglia due giorni fa "e' corretto ma assolutamente riduttivo". Lo ha detto il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella senza fornire nessuna conferma sul numero degli indagati nell'inchiesta sul disastro ferroviario tra Andria e Corato. Quanto a possibili concause nella dinamica dell'incidente, Giannella ha aggiunto che saranno fatte verifiche sulla possibilita' che ritardi siano stati accumulati nel transito dei treni a causa del cambio treno di alcuni passeggeri in una stazione ferroviaria. Il procuratore ha aggiunto che quanto alla richiesta di giustizia dei parenti ha concluso che "tutti vogliamo i veri colpevoli, la domanda di giustizia e' legittima e ci impegneremo per questo". Dell'incidente in Puglia ha parlato anche il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, nel giorno della sua relazione annuale: "il nostro pensiero commosso va alle 23 vittime dell'incidente ferroviario in Puglia, un episodio da ricordare non solo per il necessario cordoglio per le vittime, ma anche per l'oggettivo collegamento con cio' di cui parliamo oggi - ha detto Cantone - la tragedia probabilmente e' stata frutto di un errore umano, sara' la magistratura a stabilirlo ma certamente e' anche conseguenza di un problema atavico del nostro Paese, la difficolta' di mettere in campo infrastrutture adeguate. E uno dei motivi di questa difficolta' e' da individuare proprio nella corruzione".
Il Dipartimento per le Politiche della salute della Regione Puglia, intanto, ha reso noto che dei 23 feriti dell'incidente ferroviario tra Andria e Corato due sono stati dimessi, uno ad Andria ed uno a Molfetta: attualmente quindi i ricoverati sono 8 ad Andria, 4 a Barletta, uno a Bisceglie, 2 a Terlizzi, 4 al Policlinico e uno al San Paolo di Bari. Rimangono 8 persone in prognosi riservata. Tutti i feriti sono stazionari, qualcuno e' in miglioramento. Saranno eseguite domani, nell'Istituto di Medicina legale di Bari, le autopsie su tre delle vittime della tragedia ferroviaria di Andria-Corato: l'esame riguardera' i corpi dei tre ferrovieri deceduti nella tragedia. "Alla luce di quello che e' successo in Puglia in queste ore, l'impegno a far ripartire i lavori pubblici nel nostro Paese diventa ancora piu' urgente - ha dichiarato il ministro per le Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio all'assemblea dell'Ance - dobbiamo fare in modo che il Paese non sia solo orgoglioso dei soccorsi e della generosita' della gente, e poco orgoglioso dello sciacallaggio politico, ma deve essere orgoglioso di tornare a fare opere, grandi e piccole, che siano utili e fatte nei tempi e nei modi giusti. Credo che siamo sulla buona strada".
PARLA IL CAPOSTAZIONE
"Sono stato io ad alzare quella paletta. Ho dato il via. Adesso mi buttano tutti la croce addosso, ma non è stata solo colpa mia". A parlare è Vito Piccarreta, capostazione di Andria, indagato per lo scontro tra i due treni in Puglia che ha causato 23 morti. Chi lo conosce racconta che è sconvolto: "Non mangia, non dorme, continua a pensare a quell'istante che ha cambiato per sempre la sua vita", racconta un'amica.
"E' schiacciato dal peso di tutta quella gente morta in un modo orribile. Ha sempre fatto il suo lavoro con coscienza, lasciatelo stare", dice la donna, come riporta il "Corriere della Sera". "E' una persona garbata e perbene, padre di famiglia e marito affettuoso, non un pazzo, ma un serio lavoratore", gli fa eco un altro conoscente.
La moglie di Piccarreta si sfoga: "Siamo vittime anche noi. Soffriamo con quelle famiglie che hanno perduto i loro cari. Non può cascare tutto sulle nostre spalle".
Scontro treni: primi due indagati, sono i capistazione - Prime iscrizioni nel registro degli indagati della Procura di Trani per il disastro ferroviario avvenuto ieri sull'Andria-Corato, con 23 vittime accertate. Si tratta dei due capistazione di Corato e Andria, peraltro gia' sospesi in giornata in via cautelativa dal servizio su decisione della direzione di Ferrotramviaria spa. Un atto scontato, ma sembra che i loro nomi siano soltanto i primi messi nero su bianco in serata dai magistrati del pool costituito oggi in Procura. L'inchiesta - nell'ambito della quale si ipotizzano i reati di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario - deve accertare tre aspetti: la dinamica, le responsabilita' e il perche' dei ritardi nell'ammodernamento della linea che dopo Ruvo di Puglia, verso Nord, e' ancora a binario unico. In relazione a tutti questi aspetti l'elenco degli indagati non puo' che allungarsi.