Cronache

Scuola, con la mascherina soffre: stop all'obbligo per una bimba. LA SENTENZA

Di Monica Camozzi

Il Consiglio di Stato dà ragione a una famiglia che aveva fatto ricorso contro l'obbligo della mascherina a scuola per la figlia con problemi di ossigenazione

Problemi di ossigenazione -e di affaticamento respiratorio- per l’uso prolungato della mascherina a scuola. La famiglia della bambina ricorre per sospendere l’obbligo sancito dai Dpcm e vince. Il Consiglio di Stato, adito dall’avvocato Francesco Scifo e dalla collega Linda Corrias per conto dei genitori  della minore, accoglie l’istanza e sospende l’obbligo di mascherina per la durata delle lezioni. “Un precedente importantissimo -afferma l’avvocato Scifo, che ha depositato un altro ricorso  per un problema del tutto simile- per chiunque porti prove mediche  documentali che comprovino il danno alla salute. Tengo a precisare che la bambina era sanissima. Ha riportato effetti sulla salute in costanza di uso. Abbiamo portato ad avallo le prove svolte dal medico per ore, con evidenza dei problemi di ossigenazione e un aumento delle pulsazioni cardiache”.

Il Tar del Lazio aveva rigettato il ricorso

L’avvocato Scifo aveva impugnato tutti i Dpmc da ottobre a oggi davanti al Tar del Lazio, organismo competente in materia, ma la richiesta di sospensiva  era  stata rigettata e l’udienza era stata fissata per il 10 febbraio. A quel punto, l’impugnazione davanti al Consiglio di Stato, che ha preso la decisione ieri, 26 gennaio. “A dire il vero l’udienza era stata fissata dal Tar per il 27 gennaio ed era stato intimato al Governo di produrre motivazioni che giustificassero l’obbligo imposto dal Dpcm. Ma la relazione prodotta non diceva praticamente nulla, anzi, in parte ci dava ragione perché citava un inciso del Center for disease control and prevention americano in cui si dice chiaramente che con l’opportuno distanziamento in classe, l’obbligo di mascherina non sussiste, il dispositivo viene al limite raccomandato. Quindi, il Tar ha spostato ulteriormente l’udienza per dare al Governo il tempo di produrre ulteriori motivazioni ma io ho impugnato dinnanzi al giudice d’appello amministrativo, che è il Consiglio di Stato”.

Nessun saturimetro in classe

Tra l’altro, si legge nel provvedimento sospensivo, nella classe frequentata dalla minore, non risulta – o comunque dagli atti non risulta – essere disponibile neppure un apparecchio di controllo della ossigenazione – saturimetro, strumento di costo minimo e semplicissima utilizzabilità in casi come quello prospettato, ad opera di ogni insegnante, per intervenire ai primissimi segnali di difficoltà di respirazione alla minore non possa essere imposto l’uso del DPI per la durata delle lezioni, essendo il pericolo di affaticamento respiratorio – in mancanza di una costante verificabilità con saturimetro – troppo grave e immediato”.

Altri genitori sul piede di guerra

E se il Tar dovrà pronunciarsi su varie istanze il 10 febbraio prossimo, centinaia di genitori sono sul piede di guerra È appena nato un gruppo con oltre 500 membri, tutti genitori di minori in disaccordo con i DPCM. È appena stato intrapreso un ricorso massivo da parte di decine di genitori, rappresentati dallo studio legale Massafra di Roma, tra l’altro sostenuto dal dottor Marian Amici, avverso il DPCM 14/01/2021. Lo studio dell’avvocato Massafra aveva già vinto il ricorso innanzi al Tar Lazio relativo all’annullamento dell’obbligo vaccinale nella regione.

La Corte Costituzionale austriaca si pronuncia in merito

La Corte Costituzionale austriaca ha definito “illegale” il provvedimento che imponeva l’uso della mascherina a scuola a primavera 2020. E in Svezia, nel comune di Halmstad, l’uso del dispositivo di protezione è stato bandito nella scuola pubblica, perché “il rischio di un utilizzo inappropriato è troppo alto”.