Sedicenne ucciso dal rivale in amore. Il movente? Un like su Facebook
Un 15enne figlio di un narcotrafficante ha ucciso il compagno di scuola rivale in amore
Sedicenne ucciso da 15enne nel Vibonese, movente passionale
Un ragazzo di 16 anni e' stato ucciso nella notte, con tre colpi di pistola, a Mileto, nel Vibonese. La vittima e' Francesco Prestia, studente. Il fatto di sangue e' avvenuto nella frazione Calabro'. Il sedicenne e' morto sul colpo ed inutili si sono rivelati i soccorsi. I Carabinieri hanno gia' identificato il presunto autore dell'omicidio. Si tratta di un 15enne del posto, A.P., figlio di un pregiudicato del luogo arrestato a gennaio per narcotraffico. Si indaga sul movente dell'omicidio. Non e' esclusa la pista passionale che porterebbe a una rivalita' per una ragazzina contesa. Indagano i Carabinieri con il coordinamento della procura per i minori di Catanzaro.
I due ragazzi diverse volte sarebbero usciti insieme in compagnia di altri coetanei. Ancora da capire come il 15enne sia entrato in possesso della pistola e perche' si sia presentato armato ad un appuntamento in campagna con la vittima, capitano della locale squadra giovanile di calcio. Dinamica e movente del delitto sono al vaglio degli inquirenti che solo al termine dell'interrogatorio faranno conoscere le determinazioni e i conseguenti provvedimenti di carattere giudiziario.
Si costituisce il presunto complice
Si e' costituito in tarda serata, braccato dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia, un presunto complice del 15enne che ieri ha freddato con tre colpi di pistola il 15enne Francesco Prestia Lamberti a Mileto. Si tratta di un ragazzo di 19 anni, D.E., accusato di concorso in omicidio insieme al 15enne. Il ragazzo di 19 anni, di Paravati di Mileto, avrebbe accompagnato la vittima con la sua auto, una Fiat Punto, dinanzi al 15enne, A.P., che ha poi aperto il fuoco. La posizione del 19enne e' attualmente al vaglio della Procura di Vibo Valentia, mentre per il 15enne procede la Procura dei minori di Catanzaro. Gli investigatori stanno in queste ore cercando di chiarire compiutamente il movente del delitto, da ricercare anche in qualche frase non gradita postata sui social network per via di una ragazza contesa fra i due minorenni.