Cronache
Selfie mania e foto mania fanno male: catturare immagini altera la memoria
Uno studio mette in guardia sui rischi di chi è dipendente dalle immagini. Fotografare altera la memoria dell'evento stesso
Catturare le immagini di un momento particolare potrebbe distrarre l’attenzione e alterare la memoria dell’evento stesso.
A suggerirlo uno studio, pubblicato sul Journal of Applied Research in Memory and Cognition, condotto dagli scienziati della Binghamton University, che hanno coinvolto 525 partecipanti, ai quali sono state mostrate varie opere d'arte, inclusi dipinti, schizzi e immagini. Ai soggetti è stato chiesto di fotografare alcune delle opere d'arte utilizzando un telefono con fotocamera, e di osservarne semplicemente altre. Secondo i risultati del team, i partecipanti riuscivano a ricordare meglio i dettagli delle opere d’arte quando non erano state fotografate.
“I dati sull’alterazione della memoria a seguito dello scatto di fotografie ottenuti da studi precedenti sono piuttosto contrastanti – afferma Rebecca Lurie della Binghamton University – è possibile che il semplice completamento di due attività contemporaneamente comporti un deterioramento della memoria”.
Il gruppo di ricerca ha testato due tipi di categorizzazione degli oggetti da parte del cervello umano: la percettiva, che si riferisce all’assorbimento di particolari dettagli e alla somiglianza di un oggetto con un altro, e la concettuale, che consente di ricordare gli oggetti in base alla loro funzione. Per il test della memoria percettiva, i partecipanti dovevano identificare ciò che avevano visto tramite il confronto tra due immagini visivamente simili. Per il test concettuale invece i soggetti venivano interrogati sull’oggetto che avevano osservato. Sono stati condotti cinque esperimenti, e i ricercatori hanno scoperto che le opere che erano state fotografate venivano ricordate in modo peggiore. I partecipanti hanno infatti sperimentato disturbi della memoria sia nei test guidati percettivamente che concettualmente.
“Raramente scattiamo foto per ricordare momenti dopo poco tempo – commenta l’esperta – solitamente tendiamo a immortalare esperienze da poter rivivere a distanza di mesi o anni, il che innesca un ricordo nella memoria inconscia e restituisce una piacevole sensazione di nostalgia”. “È possibile che si faccia affidamento sulla fotocamera per ricordare le informazioni – aggiunge la scienziata – ma questo può alterare la memoria”. Come limite, spiegano gli autori, l’indagine si è concentrata su opere realizzate specificatamente per lo studio, ma i risultati, concludono i ricercatori, potrebbero essere estesi anche alle opere d’arte di fama mondiale esposte nei musei.