Cronache

Stabilimenti balneari, la sentenza che li metterà in allarme

di Fabiano Santo

Il Consiglio di Stato: il rilascio delle concessioni demaniali deve essere messo a gara. No preferenze a chi gestisce un bene demaniale

Nell’assegnazione delle concessioni demaniali è necessario attivare una procedura comparativa e non è riconosciuto alcun diritto al concessionario uscente. È quanto afferma il Consiglio di Stato che con la sentenza 4610/2020 afferma che il cosiddetto del “diritto di insistenza”, ossia il diritto di preferenza dei concessionari uscenti è stato soppresso. Ciò vuol dire che in occasione del rilascio di una concessione demaniale, nel rispetto dei principi della libera di circolazione dei servizi, della par condicio, dell’imparzialità e della trasparenza, è necessario ricorrere a una procedura selettiva e a dare prevalenza alla proposta di gestione privata del bene che offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e risponda a un più rilevante interesse pubblico, anche sotto il profilo economico.

Il concessionario uscente può rivendicare soltanto un mero interesse di fatto a che l’amministrazione proceda a una nuova concessione e non già una situazione qualificata. Il Consiglio di Stato conclude sinteticamente affermando che la procedura di rilascio delle concessioni demaniali marittime deve essere caratterizzata dalla preventiva verifica, da parte dell’amministrazione procedente, circa l’esistenza ed il numero dei soggetti interessati ad ottenere il vantaggio economico collegato all’ottenimento della concessione. E Nel caso di più domande di concessione, è preferito il richiedente che offra maggiori garanzie di proficua utilizzazione della concessione e si proponga di avvalersi di questa per un uso che, a giudizio dell’amministrazione, risponda ad un più rilevante interesse pubblico”.