Cronache
Strage Cutro, primi indagati per i mancati soccorsi: Frontex nel mirino
Va avanti l'inchiesta che mira ad accertare le responsabilità nel naufragio di 94 persone al largo della costa calabrese dello scorso 26 febbraio
Strage Cutro, primi indagati per i mancati soccorsi: Frontex nel mirino
La Procura della Repubblica di Crotone ha iscritto i primi nomi nel registro degli indagati per il naufragio di Cutro (Crotone) avvenuto nella notte fra il 25 e il 26 febbraio scorso e che costò la vita a 94 persone (circa 30 i dispersi). Gli inquirenti hanno disposto una serie di interrogatori e perquisizioni negli uffici di Frontex, Capitaneria di Porto e Guardia di Finanza per computer, documenti e telefoni cellulari nei quali, secondo chi indaga, potrebbero trovarsi indicazioni diverse - rispetto a quelle già fornite - e utili alla ricostruzione dei fatti.
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In particolare l’inchiesta della Procura di Crotone tenta di fare luce sui mancati soccorsi all’imbarcazione naufragata e se tutte le persone in servizio quella notte ed informate dei fatti hanno raccontato la verità, mentre sullo sfondo resta il rimpallo di responsabilità tra il governo e Frontex, l'agenzia europea per il controllo dei confini e delle coste.
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Infatti, secondo quanto riscostruisce Repubblica, Frontex, sebbene avesse segnalato l'imbarcazione, non avrebbe fornito tutta la documentazione a cominciare dal tracciato dell'aereo che fece diversi giri concentrici sull'imbarcazione prima di tornare a terra alla base. Tutto questo senza però esplicitamente sollecitare un'operazione di soccorso alle autorità italiane che, in assenza di una richiesta di aiuto, valutarono di non aprire un'operazione di ricerca e soccorso come si fa normalmente in condizioni meteo assai migliori di quelle che c'erano quella notte.