Cronache

Faceva il tampone e rubava gioielli. Arrestata dottoressa nel Varesotto

Girava per le case di anziani e invalidi approfittandone per rubare. Incastrata dalla collega insospettita dagli "strani movimenti"

Tamponi e furto di gioielli: la dottoressa-ladra delle Usca

Una dottoressa 41 enne, di Luino, nel Varesotto, girava per le case di anziani e invalidi a fare il tampone Covid, derubando poi gli stessi di gioielli mentre era in servizio. Ma non sarebbe la prima volta per la donna, 7 anni fa rubò dagli armadietti degli spogliatoi di una palestra, venendo poi denunciata.

In seguito al furto, presso una casa dove era stata accolta per effettuare il tampone per il Covid, rimangono poco chiare le ragioni del gesto. Scoperta grazie alla collega, con cui girava in coppia per fare il test a domicilio, la dottoressa è stata arrestata. La collega si era insospettita in seguito agli "strani movimenti" della donna: la distrazione dell'anziano ottantenne attraverso una scusa, "lei che sparisce, va in camera da letto e poi ricompare". Incastrata alla presenza della moglie del paziente e del figlio, la dottoressa 'ladra' colta con le mani in pasta è costretta ad ammettere il furto e a restituire le due collane sottratte dalla camera dei coniugi, trattenuta poi nell'abitazione fino all'intervento dei carabinieri della stazione di Luino.

La donna, medico delle Usca (unità speciali di continuità assistenziale), si trova agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida. Intanto proseguono le indagini dei carabinieri e della Procura della Repubblica di Varese, volti a constatare se si tratti di un caso isolato o se ce ne siano di altri. Verranno contattati i pazienti per eventuali furti e per risalire alla corrispondenza dei gioielli, sotto sequestro, in tutto "55 tra anelli, bracciali e collane". Stando alla dottoressa si tratterebbe di regali, gioielli di famiglia, di proprietà e provenienza lecita.

Sulle ragioni del gesto, l'avvocato difensore Giorgio De Vincenti ha detto: "Il pm ha ritenuto di convalidare il sequestro dei gioielli trovati a casa, ma non c'entrano nulla con il reato contestato. Uno degli obiettivi della difesa a breve sarà quello di cercare di ridimensionare il tutto. C'è stata un'ammissione di responsabilità rispetto ai due gioielli sottratti quel giorno". L'ipotesi verte sulla cleptomania, alla quale avrebbe fatto riferimento il legale.