Cronache

Terremoto cosa si poteva fare e non si è fatto Prevenzione impossibile per ora

Giuseppe Vatinno

I terremoti non si possono prevedere nonostante qualcuno dice di poterlo fare

I terremoti sono -allo stato attuale delle conoscenze scientifiche- impredicibili nonostante che ad ogni evento - come lo sciame sismico che li accompagna - compaiano persone che dicono di poterlo prevedere.

È il caso ad esempio di Giampaolo Giuliani che tante polemiche ha sortito in passato:
http://www.liberoquotidiano.it/news/scienze---tech/12006316/terremoto-sismologo-giuliani-previsione-radon-regioni-rischio-nuovo-sisma-.html.

Giuliani è un ex tecnico non laureato del CNR distaccato presso i laboratori di fisica del Gran Sasso che è divenuto “famoso” dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 (ma i suoi primi studi sono datati 2004) per aver detto che il sisma lui lo aveva previsto studiando la correlazione tra l’emissione del gas radon e appunto i terremoti.
Il mondo scientifico ha duramente contestato Giuliani per non aver pubblicato i dati su riviste scientifiche accreditate “peer reviewed” e quindi attendibili.
Ma se ci possono essere dubbi di competenza scientifica su Giuliani dato che non è un esperto in questo campo alcune affermazioni di Fedora Quattrocchi, dirigente nazionale dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) lasciano perplessi.

L’INGV -diretta dal prof. Carlo Doglioni-ha infatti una grande e consolidata tradizione scientifica (e anche negli ultimi tragici eventi si è mossa bene e tempestivamente) e rappresenta un patrimonio nazionale per la ricerca italiana.

In questo articolo la Quattrocchi descrive i comportamenti misteriosi delle bestie:
http://www.blitzquotidiano.it/scienza-e-tecnologia/2578119-2578119/

“Cotilia (Rieti): per una settimana, prima del terremoto, le galline non hanno fatto le uova. Lo stesso era accaduto a Medolla (Modena) prima del terremoto che colpì l’ Emilia nel 2012“.

Prosegue poi:
“Terremoto Val Nerina 1979, a Poreta di Spoleto: 2 minuti prima della scossa, le papere sembravano impazzite.
Terremoto Irpinia 1980, Colliano (Salerno): poche ore prima della scossa, cani e galline “straniti”.
In una epoca di Intelligenza Artificiale ci si meraviglia un po’ che all’ INGV si osservino ancora uova, galline e papere.

Appurato che la previsione dei terremoti è un po’ il mitico Graal della sismologia si sarebbero invece potute fare molte cose che non sono state fatte.
In primis -ovviamente- le costruzioni antisismiche non solo per le strutture private ma soprattutto per il pubblico ed in particolare per gli edifici antichi come le Chiese dotate dei pericolosissimi campanili che infatti sono venuti tutti giù nei recenti simi.
Ad esempio a Norcia la basilica pregevole per arte e cultura è crollata quasi completamente avendo resistito solo la facciata che ora si staglia malinconicamente su un panorama da città distrutta da un bombardamento aereo.
Il sindaco di Norcia, Adolfo Marinangeli, è furioso perché le “sue” Chiese non sono state puntellate dopo il primo terremoti di agosto sebbene lui le abbia provate tutte per metterle in sicurezza.

La colpa?
Secondo il sindaco è la burocrazia dovuta a Soprintendenza, Protezione civile, vigili del Fuoco che devono attivare le squadre speciali, insomma sembra il remake del film già visto con il crollo del cavalcavia e del rimpallo -in quel caso- delle competenze tra ana e Provincia.
Quello che dice il Sindaco dovrà essere accertato ma nell’opinione pubblica lo è già sicuramente e gli infiniti ritardi italiani sono molto spesso dovuti proprio ad una burocrazia di stampo sovietico che prospera proprio nella selva di leggi, leggine, regolamenti e codicilli che sembrano fatti apposta per deresponsabilizzare chi invece dovrebbe agire. E l’Italia va giù.