Terremoto Marche, pensionato si suicida nella casa devastata dal sisma
Un uomo di 79 anni è tornato nella propria casa devastata dal terremoto e si è impiccato. E' solo l'ultimo di tanti altri casi
TERREMOTO MARCHE, PENSIONATO TORNA NELLA CASA DEVASTATA DAL SISMA E SI SUICIDA
Ancora un suicidio nelle zone del terremoto che ha devastato il Centro Italia. Stavolta accade a Colmurano, nelle Marche, dove un uomo di 79 anni è tornato nella propria casa lesionata dal sisma e si è impiccato a un albero del giardino. Il pensionato era uscito di casa dicendo che sarebbe andato a cambiare gli pneumatici dell'auto. Il cadavere è stato ritrovato dalla moglie, insospettita dal ritardo. Andata nella vecchia casa che avevano dovuto lasciare a causa del terremoto la macabra scoperta.
I PRECEDENTI SUICIDI NELLA ZONA DEL TERREMOTO
Non si tratta del primo suicidio nelle zone del terremoto. Lo scorso giugno, per esempio, un altro uomo di 57 anni di Sarnano era tornato nella sua casa devastata dal sisma e si era impiccato. Situazioni molto simili con dinamiche che si avvicinano in maniera inquietante. Un altro sfollato ospite di un hotel, nella zona di Fermo, aveva tentato il suicidio gettandosi dal balcone.
"SOSTEGNO PSICOLOGICO PER CHI HA PERSO TUTTO NEL TERREMOTO"
"Abbiamo appreso del suicido del pensionato 79enne di Colmurano, in provincia di Macerata, tramite i social. Purtroppo pare che queste notizie non siano più degne di essere pubblicate sui canali ufficiali. Dal tragico primo giorno del sisma al numero delle vittime dirette si aggiunge anche il numero sempre più crescente di persone che avendo perso tutto non riescono a 'elaborare' la tragedia e la fanno finita". È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli. "Le vite di chi è finito sotto le macerie - prosegue - pesano su eventi naturali eccezionali con cui ancora facciamo fatica a convivere, ma quelle di chi si suicida per disperazione sono sulla coscienza di coloro che non sono stati capaci di affrontare con efficacia emergenza e ricostruzione". "Per questo sollecitiamo il Governo, il ministro della Salute e la commissaria De Micheli a garantire la presenza di psicologi che possano attutire il trauma di quanti hanno perso casa, famiglia, affetti e lavoro. E soprattutto è necessario cominciare la ricostruzione: l'unico vero segnale della speranza", conclude Rampelli.