Cronache
Terrorismo, allarme: "Isis ha già progettato 75 attentati in Occidente"
Gli Stati Uniti restano l'obiettivo numero uno per i terroristi dello Stato islamico e gli attacchi sono destinati a diventare più frequenti negli anni a venire. È quanto ha evidenziato il Comitato di Sicurezza Nazionale della Camera dei Rappresentanti in un rapporto. “L'attenzione del gruppo verso le operazioni esterne è aumentata in modo significativo – si legge nel rapporto -. Nel 2014, sono stati scoperti 19 piani collegati all’Isis contro l'Occidente, nel 2015, la cifra è più che raddoppiato a 48. Più del 40 per cento del totale sono stati realizzati, mentre il resto sono stati sventati”.
Ma l'allarme più importante lanciato dal rapporto è quello che riguarda i progetti di attentato già messi a punto dall'Isis. Stando al rapporto infatti gli uomini dello Stato Islamico hanno già progettato 75 attentati in Occidente da effettuare nei prossimi mesi.
Sempre secondo il rapporto i numeri relativamente elevati di successo, probabilmente, continueranno a influenzare l'enfasi del gruppo terroristico nel tentare di realizzarne altri nel lungo termine. In particolare contro gli Stati Uniti che rappresentano il nemico numero uno per lo Stato islamico con più di un terzo di operazioni esterne volte proprio contro gli Usa o suoi interessi.
Il rapporto avverte anche dei flussi di profughi provenienti dalla Siria e della disponibilità di passaporti falsi che vengono sfruttati dallo Stato Islamico che li distribuisce ai terroristi. Tra i piani evidenziati nel documento vengono citati l’attacco di dicembre 2015 in California, che ha ucciso 14 civili; un tentativo di attacco in Texas, un complotto per far esplodere esplosivi a New York; un complotto per sparare ai turisti sulle spiagge della Florida, un altro da realizzare in un campus universitario e una macchinazione per far esplodere bombe a Capitol Hill a Washington. L'aumento degli incidenti collegati con lo Stato di islamici, conclude il rapporto, ha fatto del 2015 l'anno più attivo di sempre per il terrorismo jihadista nei confronti degli Stati Uniti.