Cronache

Tv o video come babysitter per i figli? Si rischiano forti ritardi cognitivi

di Antonio Amorosi

Lo studio giapponese che mette in guardia i genitori. Bambini di un anno esposti a più tempo sullo schermo hanno maggiori possibilità di ritardi nello sviluppo

I bambini imparano a parlare se sono incoraggiati a parlare e molto spesso, se stanno solo guardando uno schermo, non hanno l'opportunità di esercitarsi a farlo,” ha spiegato alla CNN John Hutton, professore associato di pediatria generale e comunitaria presso il Cincinnati Children's Hospital Medical Center, che non è stato coinvolto nello studio, “potrebbero sentire molte parole, ma non si esercitano a dire molte parole o avere molta di quell'interazione”.

La lontananza dalle interazioni sociali e dalle relazioni interpersonali procura sempre un danno, ancora di più nei bimbi piccoli in un’età più delicata della crescita. L’uso delle tecnologie e la visualizzazione dello schermo passivo può richiedere molto tempo lontano dalle interazioni. Non a caso la presenza di un genitore che guarda il video col bambino ne mitiga l’effetto negativo poiché vi è un qualche tipo di interazione a supporto della visione.

Inoltre lo schermo o il tablet usati per gestirli e quindi pacificare le loro emozioni negative può impedire loro quella fase dello sviluppo che passa attraverso il vissuto di esperienze di disagio, di noia, di silenzio che sono fondamentali nella crescita dell’individuo.

Uno dei problemi più evidenti è l’errore genitoriale di pensare che i video trasmessi per i bimbi avendo informazioni sull'alfabeto, i colori, i numeri o gli animali siano naturalmente adatti al loro apprendimento ma muoversi nel mondo reale, in un contesto di imprevedibilità, sviluppa sempre una maggiore creatività e capacità di soluzione dei problemi e così l’interazione e lo sviluppo tradizionale dei rapporti umani.

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