Cronache

Tv o video come babysitter per i figli? Si rischiano forti ritardi cognitivi

di Antonio Amorosi

Lo studio giapponese che mette in guardia i genitori. Bambini di un anno esposti a più tempo sullo schermo hanno maggiori possibilità di ritardi nello sviluppo

La difficoltà ad avere risorse economiche, l’impossibilità di essere circondati da parenti o da comunità di aiuto, la vita frenetica dipendente dal lavoro induce molte persone, per giunta sole, a scegliere gli schermi per tenere occupati i minori in tenera età. Ma consegnare al tuo bambino un telefono o un tablet con cui giocare non è innocuo. Chi è stato esposto a più di 4 ore al giorno ha fino a tre volte più probabilità di subire ritardi nello sviluppo nelle capacità di comunicazione e di risoluzione dei problemi.

I dati riportano però che solo il 4% dei bambini è stato esposto agli schermi per 4 o più ore al giorno, mentre il 18% aveva da due a meno di quattro ore di schermo al giorno, e la maggioranza ha avuto meno di due ore.

I bambini studiati e le loro madri facevano parte di uno studio su tre generazioni del progetto Tohoku Medical Megabank con sede in Giappone, che ha reclutato bambini da 50 cliniche ostetriche e ospedali nelle prefetture di Miyagi e Iwate, tra luglio 2013 e marzo 2017.

Nel particolare la ricerca fa anche vedere che coloro che hanno trascorso quattro o più ore con gli schermi hanno 4,78 volte più probabilità di avere capacità comunicative sottosviluppate, 1,74 volte più probabilità di avere limitazioni alle capacità motorie e due volte più probabilità di avere abilità personali e sociali sottosviluppate entro i 2 anni. All'età di 4 anni queste due ultime limitazioni scompaiono e il rischio rimane solo nelle categorie di comunicazione e di risoluzione dei problemi.

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