Cronache

Yara, parla il custode della palestra. Ma l'udienza viene sospesa

Sviluppi inaspettati durante il processo per la morte di Yara Gambirasio. Il presidente della Corte d'Assise di Bergamo ha sospeso l'esame del custode della palestra da dovesparì la giovane perché era venuta meno "qualsiasi genuinità delle prove". E' successo quando i legali hanno posto domande e il presidente ha fatto notare loro che si trattava di un testimone e non un imputato. "Per ora", ha esclamato una dei legali.

Questo l’epilogo di una deposizione ad alta tensione per il custode del centro sportivo. I difensori di Bossetti, come scrive il Corriere della Sera, hanno richiamato in aula le sue deposizioni di quel periodo, di fronte ai carabinieri e alla polizia. In quattro momenti, durante gli interrogatori come "persona informata sui fatti" Brembilla aveva riportato circostanze diverse. E oggi ha spiegato: "Ho avuto paura che, se non rispondevo in modo giusto, avrei potuto essere sospettato in quanto custode". Nel primo verbale, infatti, 5 giorni dopo la scomparsa di Yara, l’uomo aveva riferito di essere stato in casa, che si trova all’interno del complesso, dalle 17,40 alle 19,00. Poi aveva raccontato di essere andato a prendere un ragazzo che si doveva allenare alla stazione di Ponte san Pietro e di averlo riportato. «Io non ho visto niente», ha detto più volte Brembilla.