Arte/ Doppia inaugurazione a Lugano: nasce il Museo d'arte della Svizzera italiana - Affaritaliani.it

Culture

Arte/ Doppia inaugurazione a Lugano: nasce il Museo d'arte della Svizzera italiana

di Simonetta M. Rodinò

Si è aperto a Lugano, dopo dieci anni di lavori, il LAC Lugano Arte e Cultura, il nuovo centro culturale del Canton Ticino dedicato ad arti visive, musica e teatro. Su una superficie di 40mila metri quadrati l'area espositiva si compone di circa 2.500 mq distribuiti su tre livelli. In occasione  poi della nascita del LAC, è stato inaugurato il Museo d'arte della Svizzera italiana, il MASILugano, risultato dall'unione dell'ex Museo d'Arte della città e del Museo Cantonale, con quattro mostre.

Due le rassegne al LAC. "Orizzonte Nord-Sud. Protagonisti dell'arte europea ai due versanti delle Alpi 1840-1960" e "Anthony McCall. Solid Light Works". La prima, fino al 10 gennaio prossimo, offre grazie ad oltre 150 opere, una lettura comparativa tra i lavori di artisti storici nell'arco cronologico scelto. Anticipano però il percorso due autori preromantici: con accostamenti a volte azzardati si fronteggiano nelle prime sale Giovanni Battista Piranesi e Caspar Wolf. Ecco dunque le acqueforti del primo: ponti, rovine, templi, archi, tutti realizzati con distorsione prospettica, di una Roma decadente onirica e irreale in cui si muovono silenziosamente solitarie figure umane. Alle opere del veneto son contrapposte le tele di paesaggi alpini dello svizzero. Alle pareti anche qualche acquarello di Turner, voce fuori campo. In dialogo poi le tele del simbolista Böcklin e del primo De Chirico; i lavori carichi di dolore, tragedia e morte dello scultore milanese Wildt e del pittore di origine bernese Hodler e ancora la fragilità e la luce dei volti scolpiti nella cera o nel bronzo da Medardo Rosso (in mostra anche alcune sue foto delle sculture) messi a confronto con i paesaggi di Segantini.
Molto interessante l'accostamento di ritratti femminili di Felix Valotton e Felice Casorati, meno convincente il paragone tra le nature morte di Albet Anker e Giorgio Morandi.
In accordo al tema della mostra e nell'ottica di considerare l'Italia il paese del sud e la Svizzera il fulcro per il transito verso nord, il secondo capitolo della rassegna si apre con i futuristi Giacomo Balla e Fortunato Depero. Il primo fu a Düsseldorf che assimilò la ventata artistica secessionistica austro-tedesca, mentre per Depero si aprì una brillante stagione creativa in seguito alla proficua amicizia con l'intellettuale svizzero Gilbert Clavel.
Dalle assonanze e richiami dei lavori dello svizzero Max Bill - costruttivismo - e di Luigi Veronesi -astrattismo -, passando per diversi lavori di Paul Klee, sintesi tra raffinata sensibilità mitteleuropea e luminosa civiltà mediterranea, s'incontrano due protagonisti del XX secolo. Lucio Fontana e Aberto Giacometti chiudono più che degnamente la mostra. I tagli sulle tele e le lacerazioni verticali nei metalli delle opere dell'artista italiano sono presentati insieme alle figure scarnificate e asciutte dello svizzero, di cui un bronzo si staglia contro il panorama del lago sottostante.

Il livello -2 del LAC ospita fino al 31 gennaio la personale dedicata all'inglese Anthony McCall. Nelle installazioni "Solid Light Works" il 69enne autore coinvolge direttamente l'osservatore, che, avvolto nel buio rischiarato da membrane di luce, è sospeso in un'affascinante viaggio quasi irreale.
Si cammina in spazi oscuri e pervasi da foschie artificiali, partecipando e interagendo con l'area dell'opera stessa. Davvero emozionante.

Museo d'arte della Svizzera italiana
LAC Lugano Arte e Cultura
Piazza Bernardino Luini 6 - Lugano - Svizzera
Infoline : +41 (0)58 866 4230 - info@masilugano.ch
Orari: martedì, mercoledì e domenica: 10:30 - 18:00; giovedì, venerdì e sabato: 10:30 - 20:00
Chiuso lunedì, 24 e 25 dicembre
Ingressi: intero: chf 15.- ridotto chf 10.-; gratuito <16 anni, la prima domenica del mese
Catalogo: edito da Skira
www.masilugano.ch