Cortinametraggio: parla Maddalena Mayneri, la Lady del cinema a Cortina
Intervista a Maddalena Mayneri, ideatrice e presidente di “Cortinametraggio”: intervista a Maddalena Mayneri, ideatrice e presidente di “Cortinametraggio”
Di Oriana Maerini
Grinta, passione e tenacia. Maddalena Mayneri, triestina doc, ha sfruttato queste sue qualità per creare “Cortinametraggio”, una delle più importanti kermesse cinematografiche dedicata al corto tanto da meritarsi oggi l’appellativo di “Oscar del cinema breve italiano”. Giunto alla XII° edizione il festival si svolge, fino al 26 marzo, nello splendido scenario delle montagne della “regina delle Dolomiti” e festeggia i 20 anni dalla nascita con anteprime assolute e molte novità. Quindici i corti di commedia, tra ben 450, tre le Web Series, scelte tra le 50 arrivate e venti i Videoclips tra i 200 ricevuti, selezionati da lei insieme ai suoi collaboratori storici Vincenzo Scuccimarra e Cosimo Alemà. Affari italiani l’ha incontrata per conoscere i segreti del successo della sua manifestazione che, in un’epoca di crisi e mancanza di fondi per la cultura, cresce ogni anno con nuove idee e nuove collaborazioni.
Com’è nata l’idea di Cortinametraggio?
E' nata parlando a Cortina, nei primi anni 90, con grandissimi registi del mondo del cinema italiano quali Monicelli, Pontecorvo, Wertmuller e Gassman che mi hanno suggerito di iniziare ad entrare in questo mondo dedicato al cortometraggio. Parlare con loro è stato per me molto emozionante e istruttivo ed ho accettato tutti i loro consigli e suggerimenti su come creare questo festival.
Quanto ha contribuito l’esperienza di Maremetraggio di Trieste?
E' nato quattro anni dopo Cortinametraggio, quando avevo deciso di chiudere per qualche anno a Cortina e iniziare una nuova avventura a Trieste. Entrambi festival mi hanno fatta crescere ma Cortina forse è stata l’esperienza che di più mi ha formata perché mi ha fatto capire quanto sia importante dare evidenza al cinema italiano
Quali sono le novità di questa edizione 2017?
La grande novità per l'edizione del 2017 di Cortinametraggio è la nuova sezione dedicata e videoclip musicali curata dal direttore artistico Cosimo Alema. Rappresenta per me veramente un vero e proprio esperimento perché per la prima volta portiamo sul grande schermo i videoclip musicali dove non viene premiata la musica ma viene premiata la regia e sono molto curiosa di vedere la reazione del pubblico in sala quando passerà dai corti, alla sezione delle Web Series per finire poi con i videoclip musicali.
E’ vero che il vostro festival sta diventando un sorta di mercato per i cortometraggi?
Potrebbe diventare una sorta di mercato per i cortometraggi perché è proprio qui che vengono moltissimi professionisti a cercare i nuovi talenti. Per questo siamo stati definiti la “fabbrica dello scouting” e questo è un termine che mi piace perché uno dei grandi sogni che ho sempre avuto è quello di scoprire nuovi talenti e vederli poi diventare famosi e importanti nel mondo del cinema italiano questo è forse l'obiettivo più forte che ha Cortinametraggio.
Molti giovani passati dal suo festival sono diventati registi famosi…
Si, una delle soddisfazioni più grandi che mi ha dato il festival e di aver visto crescere questi che erano venuti qui agli albori della manifestazione. Abbiamo scoperto talenti come Paolo Genovesi, Luca Miniero, Massimo Cappelli, Max Croci, tutti registi che parteciparono nei primi anni e che continuano ad accompagnarci.
Come sceglie le opere?
Le opere selezionate arrivano prima da noi in ufficio poi vengono inviate ai due direttori artistici Vincenzo Scuccimarra per la sezione dei cortometraggi e delle webserie e Cosimo Alema per quanto riguarda invece la sezione dei videoclip, Che dopo averli visti attentamente fanno l'ultima scrematura per arrivare a 15 cortometraggi tre webserie e 20 videoclip. Ogni anno la selezione diventa più dura e difficile in quanto arrivano tantissime opere.
Il pubblico vacanziero di Cortina come accoglie questa incursione cinematografica?
Ho scelto Cortina perché è nel mio cuore da sempre e il pubblico reagisce sempre molto bene a questa manifestazione perché è l'evento che chiude la stagione invernale. Molti turisti vengono appositamente in questo periodo per seguire i film e i protagonisti del cinema italiano: ormai è diventato una sorta di rito chiudere l'inverno con Cortinametraggio.
In questo periodo quante difficoltà ha trovato per reperire fondi e sponsor?
Trovare sponsor e finanziamenti è forse il lavoro più duro di tutto il festival che mi impegna per 365 giorni all'anno . Per questa edizione sono riuscito a trovare molti partner grandi medi e piccoli che hanno cercato in qualsiasi modo di dare un loro contributo all'evento chi offrendo una cena chi offrendo una camera d'albergo chi offrendo magari dei gadget da poter regalare ai nostri ospiti ma devo particolarmente ringraziare i miei main sponsor che sono Jaguar - TwinSet -Grand hotel Savoia - Galleria d'Arte Contini e la Bayer farmaceutica che hanno insieme dato il vero contributo che mi ha permesso a realizzare questa edizione 2017. Le istituzioni ormai sono presenti da molti anni e parlo della regione del ministero del Comune e della provincia di Belluno e ovviamente anche grazie al loro contributo posso riuscire ad arrivare alla fine della manifestazione.
Quale aspettative ha per questo festival?
Non ho aspettative da Cortinametraggio perché ogni anno vedo che l'obiettivo che mi pongo di vedere nascere nuove idee nuove e collaborazione durante il festival si avvera regolarmente quindi spero che continui questo andamento di crescita continua.
Un aneddoto particolare sui ospiti e gli autori delle scorse edizioni?
Aneddoti speciali ce ne sarebbero divertenti da scrivere pagine e pagine…. Per esempio l'anno scorso abbiamo iniziato a giocare al Curling ed è stato molto divertente e quest'anno riproveremo . vedere tutti questi personaggi importanti del mondo del cinema scivolare sul ghiaccio cadere ridere divertirsi ...è bello.... e ogni anno abbiamo il festival pieno di sorrisi e di allegria. A volte ho avuto degli ospiti un po' difficili da gestire ma non mi sono mai preoccupata perché per fortuna non mi facevo intimorire da loro li guardavo negli occhi e dicevo “o così o pomì......”
“Le donne erediteranno la terra” secondo il giornalista Aldo Cazzullo. Qual è la sua esperienza di donna di successo nel mondo degli eventi mediatici?
Essere donna nel mondo del lavoro soprattutto nel mondo delle pubbliche relazioni e dell'organizzazione di eventi come Cortinametraggio non è facile. Io ho avuto sempre la fortuna di avere al mio fianco grandi professionisti, persone che mi hanno aiutata, mi hanno consigliata e mi hanno suggerito come muovermi quando ero ancora ai primi passi. Continuo ancora ad ascoltarli e a sperare che non mi abbandonino. Spero che la mia passione venga capita ancora e appoggiata come in tutti questi ultimi anni.
Amo il cinema amo il mio lavoro ma soprattutto amo veder crescere questi giovani registi e vederli affermarsi nel mondo del cinema italiano