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Culture
Cinque biblioteche straordinarie da visitare in Italia

4)  Biblioteca Capitolare di Verona (Veneto)

 «Teneva davanti a sé i buoi, arava bianchi prati e aveva un bianco aratro e un nero seme seminava»: è questo il testo del famoso Indovinello veronese, un piccolo enigma conservato in un codice dell’VIII secolo, che rappresenta la più antica testimonianza scritta di quella che sarebbe poi divenuta la lingua italiana. L’indovinello, appuntato sul margine superiore di un volume di preghiere proveniente dalla Spagna, istituisce un’analogia tra l’azione del contadino con l’aratro in un campo e quella dell’amanuense con la scrittura sulla carta. È proprio l’attività di scrittura che per anni è stata il fulcro vitale della Biblioteca Capitolare di Verona, la quale nacque originariamente come Scriptorium dei sacerdoti della cattedrale cittadina; questi ultimi avevano infatti la possibilità di usufruire di un laboratorio interno, dove trascrivevano codici e producevano manoscritti. A distanza di secoli è rimasta intatta una rara collezione di oltre 1200 titoli, tra cui opere uniche al mondo che annoverano testi riferibili alle più svariate discipline: dalla teologia al diritto, dalla poesia alla filosofia, dall’astronomia alla medicina e numerose altre scienze. Questa eterogeneità di materie testimonia il felice incontro, nonché la reciproca integrazione e contaminazione, tra il sapere religioso e quello laico, entrambi fondamentali per lo sviluppo della cultura occidentale.

Biblioteca Capitolare di Verona
 

La Biblioteca Capitolare di Verona è la più antica biblioteca del mondo tra quelle tuttora in uso: la prima traccia della sua attività risale al 517 d.C. e da allora non si è mai fermata, in più di 1500 anni trascorsi. Al suo interno sono custoditi non solo manoscritti, ma numerosi libri di pregio e documenti per un totale di circa 100.000 volumi a stampa, tra cui troviamo incunaboli, cinquecentine e seicentine, testi moderni e contemporanei. Tutte queste opere costituiscono un patrimonio di conoscenza straordinario, che ha attraversato le vicende della storia e che non smetterà mai di affascinare l’umanità. Oltre alle sue collezioni di codici, la Biblioteca Capitolare raccoglie un ricco archivio di pergamene, diplomi e documenti scritti a mano. Nello specifico, l’Archivio Capitolare attesta l’attività dei canonici di Verona nel corso dei secoli e comprende una serie di circa 11.000 pergamene, a partire dal 710 d.C..

Tra i frequentatori illustri che ne hanno varcato la porta, sembrerebbe possibile includere i padri fondatori della lingua italiana: Dante e Petrarca. Il primo, che visse a Verona per diversi anni, avrebbe letto proprio dentro la Chiesa di Sant’Elena una sua opera minore, anche se a dire la verità non esistono documenti ufficiali che ne diano testimonianza, così come per tutti i luoghi che Dante presumibilmente frequentò; sembra, tuttavia, che quest’ultimo compì delle ricerche nelle sale della biblioteca. Petrarca fu sicuramente presente, in quanto nel 1345 scoprì un manoscritto che si credeva perduto, contenente parte delle lettere di Cicerone.

Biblioteca Capitolare di Verona
 

A settembre 2023 la Capitolare ha inaugurato un nuovo percorso espositivo, dove è possibile ammirare i suoi tesori inestimabili valorizzati dalle più moderne tecnologie multimediali, tra sale affrescate e spazi monumentali, per restituire ai visitatori un’esperienza emozionante, immersiva e interattiva. È inoltre possibile prenotare una visita guidata che inizia dal chiostro canonicale e successivamente si sposta nella biblioteca vera e propria, con il suo maestoso salone monumentale e i nuovi spazi espositivi. Tanti gli appuntamenti da segnalare per l’estate 2024, che sarà per la Capitolare un periodo di intensa attività culturale. È in corso, ad esempio, l’esposizione temporanea delle opere di Francesco Bianchini, con i suoi mille interessi che spaziavano dall’astronomia alla storia, dall’ingegneria all’archeologia; saranno poi organizzati eventi sul genere di Incontro con l’amanuense, un percorso nei secoli del libro manoscritto e un viaggio alla scoperta degli antichi codici medievali, strutturati in tre tappe che graviteranno idealmente attorno a tre istituzioni fondamentali per lo sviluppo della cultura dell’epoca: la Chiesa, l’Impero e l’Università. Il tutto si concluderà con la possibilità di partecipare a un laboratorio vero e proprio, durante il quale ci si divertirà a sperimentare tre tipi di scrittura con calamo e penna d’oca, dopo aver ricevuto un’introduzione all’elegante arte della calligrafia.






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