Culture
Cinque biblioteche straordinarie da visitare in Italia
Da Verona all’Alto Adige, da Genova a Torino fino alle Marche, ecco 5 biblioteche che si distinguono per qualcosa di speciale
3) Biblioteca Berio di Genova (Liguria)
Vietato usare cellulari, fare foto o anche solo portare un astuccio con penne ed evidenziatori: in questa speciale sezione della Biblioteca Berio sono concessi solo una matita e un foglio per prendere appunti. Stiamo parlando della sala che ospita i volumi più antichi, consultabili esclusivamente tramite appuntamento e sotto stretta sorveglianza del personale. Questa è soltanto una delle numerose aree che compongono l’ampio complesso in cui la Berio ha festeggiato i suoi “primi” 200 anni come biblioteca “civica”, proprio in concomitanza con il riconoscimento assegnato a Genova, desinata Capitale del Libro 2023: un traguardo importante costellato di ampliamenti, acquisizioni, restauri, nuove iniziative e tante attività, a cui solitamente prende parte l’intera cittadinanza con grande interesse.
Esposizione in Sala Lignea dell'opera manoscritta di Domenico Piaggio dedicata alle chiese genovesi
350.000 sono i libri in tutto il complesso, di cui circa 100.000 antichi e 10.000 manoscritti che coprono un arco temporale dal Medioevo al Novecento. D’altra parte, la struttura stessa che li ospita presenta una storia interessante: la Biblioteca Berio di Genova è infatti un edificio del 1600, costruito originariamente per essere un seminario. Nel 1998 è stata inaugurata la nuova sede grazie a un’accurata ristrutturazione, che le ha conferito un aspetto simile ad un mini campus molto apprezzato dagli studenti: sono in tanti a frequentarlo quotidianamente, sfruttando anche il bel giardino e lo spazio esterno. Diverse le particolarità da segnalare: tra queste sicuramente la presenza di una legatoria artigianale, dove non si eseguono piccole attività di manutenzione di libri danneggiati, ma di vera e propria rilegatura, al fine di rendere durevole il materiale bibliografico. Al secondo piano è presente un’emeroteca con un’ampia sezione dedicata ai periodici e alle raccolte locali, inoltre il 21 febbraio di quest’anno è stato inaugurato l’Archivio Museo della Stampa, in cui sono conservati ed esposti migliaia di caratteri in piombo, bronzo e legno, torchi di varie epoche, documenti storici e curiosità, macchine da stampa in legno e in ferro, a mano e a pedale. Infine, nella sezione dei libri stranieri c’è da menzionare un vasto catalogo di titoli in lingua cinese provenienti dal gemellaggio con la Cina: la loro particolare e rara presenza a Genova è risultata alquanto utile sia ai molti cinesi presenti in città, sia a tutti quegli italiani che si approcciano allo studio della lingua e all’apprendimento degli ideogrammi.
Davvero ricco il calendario delle attività svoltesi in occasione di Genova Capitale Italiana del Libro 2023, che da maggio ha passato il testimone a Taurianova, il comune in provincia di Reggio Calabria a cui è stato assegnato dal Consiglio dei Ministri il nuovo titolo per l’anno in corso. Tra le iniziative da ricordare vi è sicuramente l’esposizione al pubblico dell’Offiziolo Durazzo, capolavoro della miniatura italiana nell’ambito del Rinascimento parmense: questo Libro d’Ore costituisce la prova più eccelsa del pittore e miniatore di Parma Francesco Marmitta ed è un volume pregiato che fa del lusso la sua cifra stilistica, grazie anche al colore purpureo della pergamena e alla crisografia, ovvero la scrittura con lettere d’oro. Molto diffuso nel Tre e Quattrocento, specialmente in Francia e nei Paesi Bassi, il Libro d’Ore era destinato ai gentiluomini e generalmente si apriva con un calendario illustrato del Ciclo dei Mesi, mostrando le relative occupazioni.
"Offiziolo Durazzo"
Segnaliamo però anche altri due volumi pregiati presenti alla Berio: la Bibbia Atlantica dell’XI secolo e l’Atlante di Vinzoni. La prima costituisce uno dei libri più antichi presenti in biblioteca ed è assai particolare, in quanto veniva usata per far giurare i padri del Comune medievale. Piuttosto avventurosa la sua storia: fu trafugata da Napoleone, portata a Parigi con l’intento di conservarla presso la Bibliothèque Nationale de France, per poi rientrare in Italia a Torino e infine a Genova, mantenendo intatti tutti i timbri a testimonianza dei vari passaggi. Questo prezioso libro svolge peraltro un ruolo centrale all’interno del progetto “Genova nel Medioevo 2024”. Il secondo testo da ricordare è invece l’Atlante di Matteo Vinzoni, cartografo della Repubblica di Genova che per alcuni dei Paesi raffigurati produsse una mappa dettagliata, segnalando strade e case con una vista a volo d’uccello. In questa maniera rappresentò tutta la Liguria, dalla Riviera di Levante a quella di Ponente, lasciandoci in eredità un elemento unico, oggi consultato da studiosi e appassionati di tutto il mondo.