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Culture
Cinque biblioteche straordinarie da visitare in Italia

5)  Biblioteca "Romolo Spezioli" di Fermo e Sala del Mappamondo (Marche)

Oltre 300 anni di storia e quasi due metri di circonferenza: stiamo parlando del celebre mappamondo ospitato al centro dell’omonima sala all’interno della biblioteca di Fermo e realizzato nel 1713 dal cartografo Silvestro Amanzio Moroncelli, grazie all’utilizzo della pregiata carta di Fabriano. Un’opera unica nel suo genere che illustra, oltre ai quattro continenti – l’Australia non era ancora stata scoperta –, mostri marini e tanti dettagli in grado di renderlo un elemento straordinario anche dal punto di vista iconografico. A costruire la struttura del globo fu l’arciprete Filippo Antonio Morrone, mentre il disegno – come già detto – venne realizzato da Moroncelli su lembi ineguali di carta bambagina, perfettamente incastrati tra loro e poi incollati su tela gonfiata. Presenti gli stemmi della famiglia Morrone, del Moroncelli, di papa Clemente XI e dell’urbinate Gianfranco Albani, protettore dello stesso Moroncelli. Oltre ad esso, la scenografica Sala del Mappamondo, interamente scaffalata in legno di noce, conserva il fondo più antico, costituito da circa 16.000 volumi in gran parte risalenti al XVI secolo e provenienti dalle donazioni Romolo Spezioli, che fu archiatra di papa Alessandro VIII, nonché medico di fiducia della regina Cristina di Svezia a Roma: non a caso è a lui che oggi è intitolata la biblioteca.

Sala del Mappamondo
 

Ci troviamo presso il Palazzo dei Priori in Piazza del Popolo, a Fermo: proprio qui nacque il nucleo originario della biblioteca, che vanta ormai oltre tre secoli di storia. Ad oggi il suo patrimonio è quantificabile in circa 250.000 documenti tra codici manoscritti, manoscritti sciolti, volumi e opuscoli (tra cui più di 681 incunaboli e oltre 15.000 edizioni del Cinquecento); vi sono inoltre un migliaio di periodici con una ricca raccolta locale, stampati musicali e un importante fondo grafico composto da circa 10.000 disegni e incisioni. A questo patrimonio storico già ricco si affianca quello contemporaneo, che mette a disposizione degli utenti un fornito OPAC, facente parte del Sistema Bibliotecario Marche, in dialogo con il Servizio Bibliotecario Nazionale (S.B.N.), per accedere sia al fondo cinquecentesco - parte di un progetto di catalogazione dei fondi librari antichi in corso d’opera - sia a quello moderno, ai periodici correnti, alle donazioni novecentesche e alle sezioni della Biblioteca Ragazzi. I servizi offerti sono molteplici: dalla ricerca bibliografica alla consultazione in sede, dal prestito esterno a quello inter-bibliotecario o Document Delivery, fino a un intero settore messo a disposizione per i più piccoli attraverso il portale dedicato BibliomarcheSudKids.

Piazza del Popolo di Fermo
 

Le vicende storiche e culturali della Biblioteca Comunale “Romolo Spezioli” di Fermo si legano al fermento intellettuale della città sin dai secoli più remoti: fu infatti proprio per stare al passo con la sua fervente vita culturale che si rese necessario dotare Fermo di una raccolta civica in grado di soddisfare le esigenze degli studiosi, specialmente i più giovani. Si tratta quindi di un patrimonio letterario che si è arricchito notevolmente nel corso del tempo, grazie soprattutto a pregevoli donazioni antiche e moderne e ad acquisti oculati, i quali hanno permesso la costituzione di quel complesso e articolato fondo documentario che fa della Spezioli una delle biblioteche più rilevanti del centro Italia. Nello specifico, il nucleo librario della biblioteca origina dalla donazione, per volontà testamentaria del sopracitato medico fermano Romolo Spezioli, di una collezione composta in maggioranza da libri di medicina legati alla sua professione.

Dalla fine dell’Ottocento in poi la crescita della biblioteca è proseguita senza sosta, arricchendosi anche dell’acquisizione delle stampe e dei disegni di proprietà dell’architetto fermano Giovanni Battista Carducci. Ricordiamo che la Biblioteca “Romolo Spezioli” è accolta nel Palazzo degli Studi, in fondo a Piazza del Popolo, ed è collegata attraverso una loggetta aerea – il cosiddetto Passetto – a Palazzo dei Priori, con cui forma un complesso unico di grande eleganza. 






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