Culture
Da Bruxelles ai templi di Paestum il Cese in audizione pubblica alla Bmta
Il direttore PIcarelli: "Per il know how che sviluppa, la Borsa è riconosciuta come una best practice a livello internazionale". Venticinque i Paesi esteri
Per la prima volta, il Cese, l’organo consultivo economico e sociale europeo, si sposterà da Bruxelles a Paestum per i propri lavori in audizione pubblica. Lo farà nel corso della XXII Borsa mediterranea del turismo archeologico che aprirà i battenti il 14 novembre per chiuderli il 17. All’ombra dei templi dell’antica Posidonia, i vertici europei dell’organismo, in rappresentanza delle organizzazioni dei lavoratori, delle associazioni datoriali e di altri settori strategici, formuleranno pareri destinati alla Commissione e al Parlamento europeo sull’andamento delle attività socio-economiche dei Paesi che lo compongono. Il loro compito è infatti quello di fungere da ponte tra le istituzioni decisionali dell’Ue e i cittadini. L’audizione pubblica del Cese è l’ulteriore conferma delle buone practices della Borsa, come sottolinea Ugo Picarelli, ideatore nonché direttore della Bmta (nella foto). “Il know how è tale che la Borsa rappresenta una best practice riconosciuta a livello internazionale e soprattutto una grande opportunità concreta, non solo relazionale, per gli addetti ai lavori presenti e per lo stesso territorio. La presenza infatti di personalità internazionali di prestigio è l’occasione per sviluppare quelle iniziative concrete e progettuali che determineranno acquisizione di risorse europee e potenzialità a quanti riconoscono alla Borsa la sua efficacia e la sua potenzialità”.
Con i suoi cento espositori di cui venticinque Paesi esteri, la Borsa è sede del primo e più grande salone espositivo al mondo dedicato al patrimonio archeologico: luogo di approfondimento e divulgazione di temi dedicati all’archeologia e al turismo culturale e occasione di incontro per addetti ai lavori, operatori turistici e culturali, viaggiatori, appassionati, mondo scolastico e universitario.