Culture
“Il Salone di Torino va ripensato. Diventi un cantiere per il libro del futuro...”. La proposta di Ricuperati
di Antonio Prudenzano
su Twitter: PrudenzanoAnton
Il confronto critico sul nuovo romanzo/ Ricuperati tra realismo "gnostico" e "aumentato" ![]()
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Gianluigi Ricuperati, scrittore e saggista classe '77, da febbraio è anche il nuovo Dean di una delle più prestigiose scuole post-universitarie di design, Domus Academy. Con l'intellettuale torinese, che per Mondadori ha da poco pubblicato il romanzo "La produzione di meraviglia" (i cui diritti sono stati appena venduti in Francia al Gallimard, cosa che raramente capita agli autori italiani contemporanei), ha parlato del presente e del futuro del Salone dei Torino (è imminente l'edizione 2013, dal 16 al 20 maggio) e della stessa idea di "libro".
Ricuperati, l'editoria vive una fase di crisi, in un contesto di generale recessione, e fa i conti con la rivoluzione digitale. Il Salone di Torino
"Il Salone è una delle cose più belle capitate a Torino nell’arco della complessa (e non del tutto compresa) ‘rinascita’ della città. E il merito va in gran parte attribuito al talento e alla qualità espressa da due uomini soli al comando: Rolando Picchioni ed Ernesto Ferrero – due personalità diverse, in ruoli diversi, ma capaci negli anni di guidare un gruppo formidabile e una nave difficile in altrettanto difficili ed eccitante acque: anni di crescita costante, progressiva, anni di solidità di un sistema – quello del libro – che fino a poco tempo fa sembrava immune dalla più rilevante opzione storica impensabile degli ultimo mezzo secolo, ovvero la Rivoluzione Digitale che sta trasformando tecnicamente ogni cosa. Anche il mondo dell’editoria sta mutando con diversi gradi di radicalità, e chi lo frequenta e ci lavora non ha bisogno di sentirselo dire ancora: ecco perché credo che il Salone del Libro, pur ottimo e iper-funzionale, necessita di un cambio di passo: non qualitativo, ma paradigmatico.
Il tema divide gli addetti ai lavori: lei che idea si è fatto del futuro dell'oggetto libro?
"I libri del futuro saranno oggetti sospesi nella vita quotidiana, progetti di design digitale oppure fisico, fatti di carta tradizionale o di carte speciali che oggi non siamo neppure in grado di immaginare: i libri del futuro dovranno testimoniare ed arginare il tema della distrazione compulsiva, principale caratteristica del nostro tempo, non come danno ma come opportunità: nella distrazione, nell’immaterialità, nella transitorietà, nella cross-disciplinarietà si giocheranno le forme e le sostanze (anche economiche) del mercato del libro futuro (e, ancor più urgente, le sue estetiche e morali)".
Tornando al Salone, l'attuale modello andrebbe quindi ripensato?
"Pongo delle domande: siamo sicuri che una fiera pensata con modelli tradizionali potrà restituire a questa urgenza la complessità d’azione che merita? Forse sì. Forse no. Forse bisognerebbe programmaticamente inserire nelle prossime edizioni un cantiere di idee".
Sta mettendo le mani avanti? Anche lei, "alla Renzi", vorrebbe guidare la "rottamazione" dell'attuale struttura del Salone di Torino?
"Io non ho alcuna intenzione di occuparmi del Salone del Libro di Torino, va detto con chiarezza – dirigo una scuola internazionale di design a Milano, pubblico i miei romanzi e scrivo e lavoro fin troppo: non mi interessa e non me lo proporrà nessuno nell’attuale assetto di potere cittadino e regionale. Ma. C’è sempre un ‘ma’: quest’anno lanceremo – proprio a ridosso del Salone, il 14 e 15 maggio – un seminario lungo un anno (tutto il 2013) interamente dedicato alla progettazione di un ‘prototipo’ di libro del futuro. Lavoreremo con menti creative e menti tecnologiche, e coinvolgeremo più di venti aziende di software, di videogiochi, di tecnologia e innovazione. All’interno di CCAlps, un bel progetto europeo di grande ambizione e portata, installeremo un gruppo di lavoro che entro gennaio del 2014 proverà a produrre visioni concretissime intorno al tema che ci preme tanto: come leggeremo domani? Viva il Salone, viva coloro che lo rendono possibile, e viva pure quelli che domani proveranno a rispondere a questa domanda".
Giovedì 16 maggio, alle ore 20, Ricuperati presenterà il suo nuovo romanzo al Salone di Torino (sala Azzurra) con Marco Belpoliti, Letizia Muratori e Olimpia Zagnoli. Non sarà una classica presentazione, ma una vera e propria "Live experience"