Culture
Intesa Sanpaolo: alle Gallerie d’Italia, Canova e Thorvaldsen a confronto
La mostra "Canova e Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna" è in programma alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo dal 25 ottobre al 15 marzo
Intesa Sanpaolo ospita alle Gallerie d'Italia il confronto tra i due grandi protagonisti della scultura moderna: l’italiano Antonio Canova (1757-1822) e il danese Bertel Thorvaldsen (1770-1844)
La mostra "Canova e Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna", a cura di Stefano Grandesso e Fernando Mazzocca, con più di 150 opere, propone per la prima volta il confronto tra i due grandi protagonisti della scultura moderna in età neoclassica e romantica: Antonio Canova e Bertel Thorvaldsen, i due “classici moderni” in grado di trasformare l’idea stessa della scultura e la sua tecnica, creando opere immortali, diventate popolari e riprodotte in tutto il mondo.
Giovanni Bazoli, Presidente Emerito Intesa Sanpaolo, ha sottolineato ai microfoni di Affaritaliani.it come Antonio Canova sia uno dei più grandi artisti nell’ambito della scultura che la storia moderna italiana abbia avuto. La mostra è anche un omaggio al suo genio, ma con una particolarità: “Siamo riusciti, attraverso la collaborazione dei principali musei del mondo, a realizzare un confronto tra i capolavori di Canova e le opere di Thorvaldsen. Questa è la prima occasione per ammirare le opere, in un raffronto diretto dei due scultori. Crediamo che questo sia un contributo notevole dal punto di vista culturale”.
La mostra è il risultato di uno sforzo organizzativo straordinario, in collaborazione con il Museo Thorvaldsen di Copenaghen, il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, e grazie all’apporto di prestiti fondamentali concessi da musei e collezioni private italiani e stranieri, solo per citarne alcuni: la Biblioteca Apostolica Vaticana, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, il J. Paul Getty Museum di Los Angeles, il Museo Nacional del Prado di Madrid, la Pinacoteca di Brera e la Pinacoteca della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, il Metropolitan Museum di New York, le Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma, le Gallerie dell'Accademia di Venezia. Un consistente nucleo di opere proviene inoltre dal Museo e Gypsotheca Antonio Canova di Possagno che ha in programma importanti iniziative per le celebrazioni dei 200 anni dalla morte del maestro.
Motivo di grande soddisfazione per Intesa Sanpaolo è proprio il fatto che “a pochi anni dalla nascita, le Gallerie abbiano acquisito un prestigio e una nomea tali da poter vedere soddisfatte richieste come quella delle “Tre Grazie” al museo dell’Ermitage di San Pietroburgo e vedere tali richieste soddisfatte”, ha detto il Presidente Bazoli.
La "Canova e Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna" si tratta di un "progetto cosmopolita", come ha detto ad Affaritaliani.it Fernando Mazzocca, Curatore della mostra: "Arriveranno a Milano sculture e dipinti da musei di tutto il mondo, a testimonianza di quanto sia stata vasta e universale la fortuna di questi due scultori. Sarà per la città un’occasione unica. Partner principale della mostra è l’Ermitage di San Pietroburgo, che conserva il maggior numero di marmi di Canova. L’altro grande soggetto è il Thorvaldsens Museum di Copenaghen. Si tratta di una mostra cosmopolita, per il gran numero di prestiti che provengono dai principali musei del mondo".
Stefano Grandesso, Curatore della mostra, ha spiegato ad Affaritaliani.it come il percorso espositivo intenda suggerire una vera e propria sfida tra i due artisti: "Canova ha avuto molte occasioni di studio in Italia; questa è un’occasione nuova perché permette di ricreare un paragone tra i due artisti, paragone che già era avvenuto quando i due scultori erano in vita: entrambi, infatti, lavorarono a Roma e stabilirono di confrontarsi sugli stessi soggetti in gara fra loro.
La mostra proporrà la sfida nei grandi soggetti e nelle grandi opere dei due artisti: Amore e Psiche, Venere, Ebe, Ganimede, e documenterà la fortuna che queste invenzioni hanno avuto su una vasta scuola artistica. Ci sarà spesso, a tal proposito, un ricco dialogo tra scultura e pittura.
Infine, grazie alle opere a tema arcadico pastorale, sarà possibile osservare come il linguaggio classicista di Canova e Thorvaldsens abbia saputo interpretare anche le istanze del sentimento romantico".
Il plauso con cui entrambi gli artisti vennero accolti dalla critica coeva è emblema di una civiltà che guardava all’antico, ma che aspirava nello stesso tempo alla modernità, dualità che seppero magistralmente interpretare e guidare: Canova era stato l’artista rivoluzionario, capace di garantire alla scultura un primato sulle altre arti, nel segno del confronto e del superamento dell’antico; Thorvaldsen, guardando all’opera e alla strategia del rivale, si era ispirato a un’idea della classicità più severa e austera, avviando una nuova stagione dell’arte nordica, ispirata alle civiltà mediterranee.
Entrambi avevano saputo emanciparsi dal vincolo che la committenza poneva tradizionalmente alla scultura a causa dei costi elevati del marmo o del bronzo, fondando grandi studi che avevano le dimensioni di complesse officine, con numerosi collaboratori e allievi: con le innovazioni tecniche introdotte da Canova e utilizzate su larga scala da Thorvaldsen – creazione di un modello in gesso prima della statua in marmo – lo scultore acquisiva infatti per la prima volta la libertà di esprimere nella statua, ideata senza commissione, la propria poetica.
GAM: la mostra "Canova. I volti ideali", in programma dal 25 ottobre al 15 marzo. Milano segue il principio di continuità culturale
Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura del Comune di Milano, presente tra gli altri alla conferenza di presentazione della mostra, ha sottolineato l'importanza del progetto "in un’ottica sistemica che prevede occasioni di collaborazione anche tra pubblico e privato, ai fini di garantire una proposta culturale di altissimo valore".
Canova di fatti è protagonista di un’altra mostra dell’autunno milanese; si tratta “Canova. I volti ideali”, a cura di Omar Cucciniello e Paola Zatti, e in programma alla Galleria d’Arte Moderna di Milano nelle stesse date della mostra alle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo.
“Gam e Gallerie d’Italia – ha detto Del Corno – sono l’esempio di un’ottica distrettuale che influenza e suggerisce rapporti museali tra pubblico e privato, e che può diventare un modello culturale".
Il genio di Canova è protagonista anche della mostra "Canova. I volti ideali" a cura di Omar Cucciniello e Paola Zatti, in programma alla Galleria d’Arte Moderna di Milano dal 25 ottobre 2019 al 15 marzo 2020. La mostra – con 39 opere – ricostruisce la genesi e l’evoluzione della tipologia di busti femminili realizzati dallo scultore all’apice della sua carriera, sommamente apprezzati dalla committenza dell’epoca.