La Bibbia di Einstein venduta a 30 volte il suo valore - Affaritaliani.it

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La Bibbia di Einstein venduta a 30 volte il suo valore

È accaduto nel corso di un’asta alla Bonham di New York. Ad essere battuta è stato un raro esemplare dei Libro dei Libri recante un’iscrizione vergata dalla mano di Albert Einstein in persona. Valutata tra I 1.500 e I 2.500 dollari, il raro oggetto è stato venduto alla cifra stellare di 68.500 dollari. L’asta, svoltasi lo scorso 25 giugno, era dedicata a libri rari e manoscritti. La Sacra Bibbia rappresentava il pezzo più prezioso: pubblicata nel 1930 circa da Thomas Nelson & Sons, è stampata su carta indiana. Ma a renderla preziosissima è l’iscrizione eseguita dalla mano di Einstein che vi lasciò anche la sua firma, insieme a quella della moglie Elsa, come dedica al dono per un amico di Pasadena, al quale il volume fu regalato nel febbraio 1932.

La dedica recita, in tedesco: «Dies Buch ist eine [?] schönsfliche Guelle der Lebensweisheit und des Trostes. Lesen Sie oft darinn und geschenken Sie dabei / Ihren / A. Einstein». Insomma, Einstein avvisa l’amico che la Bibbia è una grande fonte di saggezza e consolazione e lo esorta a leggerla frequentemente. Si tratta di una notazione di straordinaria valenza storica e che giustifica a ragione la cifra sborsata dall’anonimo collezionista. Infatti, storicamente, Einstein attraversò una fase mistica e di intense devozione fino all’età dei 12 anni; dopodiché non ammise mai di nutrire una qualche forma di fede religiosa. In questa sede, però, Einstein manifesta un’opinione ben chiara e definita a favore della dottrina cristiana, lontana anni luce da quella esposta a chiare lettere, dopo l’Olocausto, al filosofo Eric Gutkind, affermando che la Bibbia altro non è se non una «raccolta di onorevoli ma ancora primitive leggende e comunque ancora piuttosto infantili».