Culture

Leonardo, Sgarbi: "L'Uomo Vitruviano può viaggiare senza problemi"

"Quanto deciso dal Tar è solo la sospensione del prestito in attesa della sentenza. Quel che dispiace è che tutto questo sia stato innescato da uno scellerato ricorso di Italia Nostra, che in passato ha fatto battaglie degnissime, cui anche io ho aderito". A intervenire così, dialogando con l'AdnKronos, sulla vicenda della sospensiva decisa dal Tar del prestito dell''Uomo Vitruviano' al Museo del Louvre, in occasione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci, è Vittorio SGARBI che sostiene la trasportabilità dell'opera e parla di "un ricorso senza fondamento che sembra corrispondere a quella posizione destrorsa che vuole negare il prestito alla Francia se non vi è un prestito all'Italia della Gioconda". "Un evento impossibile perchè il ministero ha incardinato il comitato per le celebrazioni di Leonardo solo nel 2018, con la conseguenza che l'unica mostra davvero importante su Leonardo sarà quella in Francia. Bene ha fatto quindi Franceschini a garantire il prestito dell''Uomo Vitruviano': il suo - sottolinea SGARBI - è stato un intelligente atto di diplomazia culturale perchè garantisce all'Italia, nel 2020, per le celebrazioni di Raffaello il prestito di due quadri, due capolavori: il 'Ritratto di Baldassarre Castiglione' e il suo doppio ritratto. Inoltre l'Uomo Vitruviano, che è pur sempre un disegno, può viaggiare senza problemi e Franceschini si è mosso nel modo giusto, ha interpellato il comitato tecnico, i restauratori, ricevendo i necessari assensi. Vincerà lui".

Leonardo, il Tar del Veneto sospende prestito dell'Uomo Vitruviano al Louvre

Il Tar del Veneto ha sospeso il prestito dell'Uomo Vitruviano, la celebre opera di Leonardo, dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia al Louvre. La decisione dopo il ricorso presentato da Italia Nostra.

Il ricorso di Italia Nostra chiedeva l'annullamento ​del provvedimento del Direttore delle Gallerie dell'Accademia di Venezia "di autorizzazione al prestito all'estero dello Studio di proporzioni del corpo umano, detto Uomo Vitruviano", e anche del Memorandum d'Intesa "tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo della Repubblica Italiana e il Ministero della Cultura della Repubblica Francese riguardante il partenariato per il prestito di opere di Leonardo da Vinci al Musee del Louvre e delle opere di Raffaello Sanzio alle Scuderie del Quirinale, firmato dai rispettivi Ministri in data 24 settembre 2019, per la parte in cui viola il principio dell'ordinamento giuridico per cui gli uffici pubblici si distinguono in organi di indirizzo e controllo, da un lato, e di attuazione e gestione dall'altro". Il Tar del Veneto ha deciso di anticipare la decisione nel merito al 16 ottobre anzichè il 24, giorno inizialmente fissato per la camera di consiglio, perchè proprio il 24 ottobre è previsto l'inizio dell'esposizione del capolavoro leonardesco al Louvre, e quindi "l’esecuzione degli atti impugnati avrebbe effetti irreversibili", mentre "la rilevanza degli interessi nazionali sottesi alla controversia suggerisce la opportunità di una preventiva ponderazione collegiale nel contraddittorio delle parti, previa abbreviazione dei termini". Il Tar quindi "fissa, ai soli fini della trattazione cautelare, la camera di consiglio del 16 ottobre 2019 ore di rito", e "sspende nelle more l’esecuzione dell’impugnata autorizzazione al prestito".