Italiano alla riscossa: quarta lingua più studiata, batte anche il francese
Lingua italiana, Moavero: quarta lingua più studiata, prima del francese
Lingua italiana, Moavero: quarta più studiata, prima del francese
''La lingua è qualcosa che è dentro ciascuno di noi, non a caso si dice la lingua è la mia patria o si parla di lingua madre. Quella italiana è la più bella del mondo e oggi ha un peso estremamente rilevante''. È quanto ha affermato il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale, Enzo Moavero Milanesi aprendo la III Edizione degli Stati Generali della lingua italiana nel mondo.
''Siamo al 21 posto come lingua parlata ma a livello di persone che la studiano è la quarta più studiata, dopo inglese spagnolo e cinese. Veniamo prima del francese, anche se non voglio mettere ulteriori elementi a questa già frequente rivalità transalpina", ha continuato il titolare della Farnesina, suscitando ilarità tra i presenti.
Moavero ha poi fatto "alcune velocissime considerazioni" citando il poeta John Keats, che "scrive alla sorella Fanny sostenendo che nelle scuole britanniche bisognerebbe sostituire il francese con l'italiano, perché non è la lingua della grande poesia e suonerebbe musicalissima sulle labbra di chi la parla".
L'italiano, ha proseguito il ministro, "è spesso associata alla bellezza, alla nostra letteratura, all'arte, alla moda, al mangiare, al vestire, insomma al bel vivere, all'idea di dolce vita. Ma è anche la storia della nostra emigrazione, che ha portato i dialetti italiani e l'italiano nel mondo". Da qui quello che bisogna domandarsi, secondo Moavero, è "che cosa dobbiamo fare noi, visto che l'italiano piace? Cosa possiamo fare per preservarne la storia, la ricchezza, la varietà semantica e resistere all'uso di termini stranieri? E cosa dobbiamo fare per attualizzare la nostra lingua?".
Per il ministro,"la responsabilità linguistica è fondamentale, da qui l'importanza del ruolo dell'insegnante, al quale è affidato un compito essenziale; dei giornalisti; dei comunicatori visivi e dei nuovi mezzi di comunicazione di massa; di chi adopera il linguaggio della politica o giuridico". In questo senso, ha aggiunto, va fatto "un appello anche alla Rai, che andrebbe esteso a tutte le reti televisive".
LINGUA ITALIANA, MOAVERO: STRUMENTO POLITICA ESTERA, RILANCIARE SCUOLE
"L'italiano è uno strumento essenziale di politica estera e di politica economica proiettata in un mondo globalizzato", per questo "dobbiamo rilanciare la rete delle scuole italiane, nei Paesi dove viene richiesto dobbiamo dare l'opportunità di studiare l'italiano nelle scuole che seguono i programmi di studio italiani". Lo ha detto il ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi aprendo i lavori degli Stati generali della lingua italiana nel mondo.
Per il titolare della Farnesina, "i dati sull'aumento esponenziale dello studio della nostra lingua in aeree strategiche dal punto di vista geopolitico sono fondamentali, perché permettono alle nostre aziende una più facile compenetrazione economica e collaborazione con le realtà di questi Paesi". "L'uso della lingua italiana - ha ricordato Moavero - è diffuso in determinati settori dell'imprenditorialità, come ad esempio quello della moda e del lusso, dove c'è l'italiano tra le lingue definibili veicolari. Oppure al mondo più in generale della cultura, dell'archeologia o di chi fa musica, che non può non conoscere i termini italiani in uso".
Ma Moavero ha citato anche "l'italiano usato negli sport professionistici, come la Formula Uno, o quanti desiderano venire a praticare sport in Italia, nei nostri campionati". Infine il ministro ha messo in risalto, come in questo momento si stia vivendo "una rivoluzione tecnologica continua, ci rendiamo conto di quanto tutto stia cambiando e stia galoppando verso orizzonti sempre diversi, in continua mutazione. Per questo dobbiamo preservare, mettere in rete, collegare l'utilizzo della nostra lingua e di coloro che la utilizzano per renderla presente in modo strutturato, organizzato e sistemico".
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