Culture

Il mobbing familiare è reato

Biagio Maimone

 

La famiglia, che dovrebbe rappresentare il luogo  per eccellenza in cui l’individuo si sente protetto e accolto,  può  diventare il luogo più terrifico in cui si verificano violenze non solo di natura fisica, ma anche e soprattutto di natura morale, tali da  inibire seriamente  lo sviluppo della personalità e dell’ affettività dell’essere umano.

Difatti, i rapporti tra genitori e figli , tra fratelli e sorelle possono trasformarsi   in  conflitti  veri e propri , che non trovano una loro spiegazione razionale , in quanto affondano le proprie radici  nella mancanza di quel dialogo autentico ed amoroso che permette una relazione amichevole e costruttiva.

Nascono  rancori indicibili  che si trasformano in odio,  a volte agito con estrema violenza.

Nelle famiglie,  soprattutto in quelle più numerose,   si esprime anche  il mobbing,  ovvero una forma di isolamento nei confronti  di un figlio o di un fratello,  perpetrato da un genitore o dagli  stessi fratelli , che  emarginano ed isolano un altro fratello,  non riconoscendolo  meritevole di alcuna stima.

E’ dagli albori della vita umana che tali fenomeni si manifestano nella vita familiare.

Spesso essi sono stati taciuti perché si è voluto fare della famiglia un luogo idilliaco in quanto cellula primordiale della società civile e, pertanto, da elogiare nascondendone le atrocità che in esse si esprimono quotidianamente .

Solo l’epoca attuale coraggiosamente porta alla luce le nevrosi e le psicosi che si annidano nella cosiddetta “famiglia”.

Sarebbe un passo avanti sul piano del progresso morale e civile dell’uomo contemporaneo impegnarsi per costituire non tanto la famiglia “formale”, ma quella  famiglia, calda di affetti,   realmente capace di essere il luogo dove vive l’amore e la condivisione.

Solo sul fondamento di un famiglia in cui vivono sane ed amorose relazioni tra i suoi membri, è realmente possibile costruire una società civile che potrà esprimere giustizia  e solidarietà.

La classe politica , a mio avviso,  dovrebbe riconoscere tale  forma mobbing  come un reato perseguibile penalmente ed impegnarsi , altresi', per far vivere  una famiglia “nuova”, non solo in senso formale, ma sostanziale, proprio  in quanto vivificata da sani sentimenti , che potranno  essere generati nell'animo umano solo se si farà riferimento ad una pedagogia dell’esistenza che salvaguardi la dignità di ognuno di noi , nonché delle diversità che ciascuno di noi  esprime.