Culture
Remo Bodei, uomo e filosofo. Esempio di ideali e valori umani
Remo Bodei, uomo, filosofo, ha coniugato ciò che non dovrebbe essere mai scisso: l’umanità e la filosofia
Apprendere notizie di “Morte” non è mai piacevole sebbene i filosofi del ‘900 hanno scritto sulla vulnerabilità dell’essere umano, sul suo essere “limite”. Questa notte è morto, vano usare eufemismi, un grande uomo, una personalità dal profilo umano e intellettuale elevatissimo: Remo Bodei. Il filosofo del “limite” (il Mulino, 2016): “l’essere confinario che non ha confini”. Grande estimatore di Georg Simmel.
Ci ha lasciato in seguito a un male che attanaglia la nostra Contemporaneità: un tumore che è riuscito a vincere sulla carne certamente ma non sulla persona, sul pensiero e sugli interminabili studi che resteranno in eterno. Non è stato soltanto un filosofo che ha insegnato a intere generazioni ma un uomo: esempio di democraticità, gentilezza, amabilità, nobiltà d’animo.
“Quando l’ho conosciuto personalmente più di vent’anni fa, mi ha abbagliato oltre la sua illimitata cultura, la capacità di parlare a tutti e di farsi comprendere, con un sorriso che lo caratterizzava”.
Non piange solo il mondo filosofico come ha scritto qualcuno, ma dovrebbero piangere tutti perché quest’anno, il 2019, l’Italia e gli altri Paesi hanno subìto gravi perdite di uomini: esseri pensanti e liberi.
Remo Bodei ha lasciato un vuoto per tutti. Ma ha donato le sue opere, numerosissime, la parola che resterà in eterno. Fra tutte, l’ultima pubblicazione “Dominio e sottomissione. Schiavi, animali, macchine, Intelligenza Artificiale”, (il Mulino, 2019) dove affronta in una magistrale ricostruzione a partire dalla tradizione aristotelica e la schiavitù sino ai giorni nostri la trasformazione dell’umano nei quali appunto l’uomo si è fatto macchina ed è stato sostituito dall’Intelligenza Artificiale. Sorprendente l’analisi che emerge e al contempo, allarmante: dominano i “pensieri ciechi” e la soluzione possibile proposta da Bodei consiste nell’educare noi, umani, “a non essere automatici e a sviluppare la coscienza accanto alla conoscenza”, dare senso e valore al “tempo della vita”. E ancora si legge: “L’idea di dignità, connessa a quelle di libertà ed uguaglianza, ci aiuterà a evitare la separazione radicale tra le persone, la guerra tra umani e post-umani portatori di qualità diverse”.
Remo Bodei, uomo, filosofo, ha coniugato ciò che non dovrebbe essere mai scisso: l’umanità e la filosofia, un “uomo intero” direbbe Kant, quell’“uomo nuovo” voluto da Nietzsche, oltre al suo essere pacato, gentile. Molti piangono quest’oggi. Tra gli altri anche il filosofo urbinate Antonio De Simone, in lacrime, testimonia la grandezza di Remo Bodei, “un amico, un Maestro, democratico, esempio di uomo di cultura, di libertà, di stile”.
Un filosofo come pochi. Una personalità il cui “sentimento dell’umanità non l’ha mai abbandonato”.