Culture

Dal costruttivismo al realismo socialista: via alla mostra "Unknown Ukrainian"

di Rosanna Carrieri

Dal 28 gennaio al 30 aprile al Museo storico di Lecce è possibile visitare "Unknown Ukrainian", un modo per avvicinarsi alla produzione artistica ucraina

Fra questi, in mostra, ci sono lavori di Isaac Païlès, Mania Mavro con una figura accovacciata, pittrice di nudi femminili, fiori e nature morte, o ancora Jacques Chapiro, facente poi parte dell’Ecole de Paris. Le ultime opere, in ordine cronologico, indicano, infine, l’allineamento al realismo socialista, con scene di vita operaia, come nel caso della mietitura nella tela Soviet Combines on Albanian Fields (1952), realizzata da Rostislav Gorelov.

In definitiva, l’esposizione, nel proporre le opere della ricca collezione Soibelmann, restituisce uno spaccato dell’evoluzione della produzione ucraina nelle declinazioni che hanno caratterizzato l’arte sovietica, ma pure nella complessiva testimonianza nazionale che ne deriva, e ci ricorda che la storia materiale, cioè quella che ci giunge anche per tramite delle opere d’arte, è una traccia della storia di un popolo – la cui cultura è oggi messa sotto attacco – e nel caso specifico, delle attualissime dinamiche che accendono l’est Europa.