Cura di sé

Jogging d'estate? Nessuna scusa. I consigli per farlo lo stesso

Con l'arrivo dell'estate e del gran caldo la tentazione di smettere di fare jogging è molto forte, quasi impossibile correre sotto il sole e con quasi 40 gradi. Eppure, con qualche accorgimento, si può continuare a praticare questo tipo di attività fisica, fa bene al corpo e alla mente, contrastando persino l'invecchiamento. 

1. Non correte se ci sono più di 30 gradi all'ombra. Aspettate momenti della giornata meno caldi. Se proprio non riuscite a resistere e volete correre in pausa pranzo, fatelo in palestra

2. Per contrastare la disidratazione bevete il più possibile prima, durante e dopo l'esercizio. Ma non solo acqua. Dovete reintegrare anche molti sali minerali e vitamine, quindi prevedete anche del succo di frutta allungato con acqua e condito con limone e un pizzico di sale.

3. Arricchite la vostra dieta di zuccheri perché con questo caldo il corpo brucia di più pur di abbassare la temperatura corporea. Bene un cucchiaino di miele o zucchero a colazione e un frutto in più in pausa pranzo. Fate scorta di energie in vista dello sforzo.

4. Indossate magliette e pantaloncini tecnici, che facciano traspirare la pelle, al contrario di quanto fa il classico cotone. Coprirsi sempre la testa e il busto è un bene per tenere al riparo dal sole gli organi vitali. Non si corre in bikini, per intenderci.

5. Non imponetevi obiettivi troppo alti. Accontentatevi se le vostre performance si abbassano rispetto al resto dell'anno: con queste condizioni climatiche è assolutamente normale

6. Non correte in luoghi isolati e informate sempre qualcuno su dove state andando a correre

7. Jogging mattutino? E' inutile. Le migliori performance dopo le 12 - Potrebbe sembrare la scusa perfetta per i piu' pigri: e' stato scientificamente dimostrato che la mattina non e' il momento migliore per fare jogging o attivita' fisica in generale. Uno studio della University of Birmingham ha infatti scoperto che non importa se si e' "gufi" o "allodole", le performance fisiche non raggiungono il loro picco fino a mezzogiorno. In altre parole, piuttosto che svegliarsi alle 6 del mattino per andare a correre, e' meglio fare jogging nel corso della giornata. Per arrivare a queste conclusioni, pubblicate sulla rivista Cell, i ricercatori hanno condotto una serie di test su 20 atleti professionisti, tra cui diversi giocatori di hockey. I test sono stati condotti sei volte dalle 7 del mattino alle 10 di sera. Inoltre, i ricercatori hanno chiesto agli atleti di compilare un questionario dettagliato per capire chi e' "allodola", cioe' mattiniero, chi "gufo", cioe' chi ama stare in piedi fino a tardi, e chi e' una via di mezzo. Dai risultati e' emerso che le allodole hanno ottenuto risultati positivi nei test fisici condotti intorno a mezzogiorno. I nottambuli hanno invece dato il meglio poco prima delle 20.00, mentre i tipi intermedi intorno alle 16.00. L'orario in cui si e' svolto il test e' stato particolarmente importante per i "gufi" che hanno ottenuto risultati fino al 26 per cento peggiori se costretti a esercitarsi di primo mattino. Secondo i ricercatori, questo dimostrerebbe quanto e' importante ascoltare il nostro orologio biologico, anziche' quella appeso sulla parete. "L'orologio biologico ha un grande effetto", ha detto Roland Brandstaette, autore dello studio. "Ogni cellula del nostro corpo ha praticamente un orologio e tutto e' controllato da essi", ha aggiunto.

8. Sesso e jogging, coppia vincente. I corridori migliori partner sessuali - Chi corre lo fa decisamente meglio e le donne dovrebbero puntare su chi ha i piedi "piu' veloci" quando sono alla ricerca di un partner. I corridori hanno infatti molti geni che sono stati tramandati dagli antenati che cacciavano nella savana e sono per questo più abili nell'attività sessuale, essendo anche più fertili e con una maggiore carica spermatica. E' la conclusione di uno studio dell'Universita' di Cambridge, che ha analizzato la vita sessuale di quasi 600 corridori di una famosa competizione di Nottingham, la Robin Hood Marathon, arrivando alla conclusione che si', "runners do it better", chi corre lo fa quindi assai meglio di tutti gli altri. Secondo la ricerca della divisione di antropologia biologica pubblicata sul magazine scientifico Plos One, chi e' portato ad andare veloce presenta quindi un vantaggio biologico per i suoi discendenti ed e' in grado di passare loro i migliori geni. Parlando con il Daily Telegraph, il capo del team di studiosi, Danny Longman, ha detto che "l'osservazione che la capacita' di resistere alle lunghe distanze e' legata al potenziale riproduttivo degli uomini ci fa capire che le donne, nel nostro passato di cacciatori, individuavano nell'abilita' della corsa un elemento per la scelta di un buon compagno per l'accoppiamento". Sempre secondo Langman, "un migliore corridore per queste donne sarebbe stato un miglior cacciatore e avrebbe infatti avuto piu' carne, quindi avrebbe garantito anche una famiglia piu' grande e piu' sana".

9. Farne troppo fa male come la troppa sedentarietà - Troppo esercizio fisico può uccidere proprio come può farlo lo stare seduti per troppo tempo sul divano. Uno studio del Frederiksberg Hospital di Copenhagen, in Danimarca, ha infatti scoperto che a fare bene sono solo piccole quantita' di esercizio moderato. Quindi meglio una corsetta lenta al massimo per tre volte a settimana per non pi' di 2,4 ore complessive. Per arrivare a queste conclusioni, pubblicate sul Journal of American College of Cardiology, i ricercatori hanno esaminato 5.048 persone sane che hanno preso parte al Copenhagen City Heart Study. Tra queste sono state individuate 1.098 persone amanti del jogging e 413 sedentarie. Prendendo in considerazione le ore di jogging, la frequenza cardiaca e la percezione individuale del ritmo di esercizio fisico, i ricercatori hanno scoperto che, in 12 anni, chi fa jogging intenso ha le stesse probabilita' di morire di chi e' sedentario, mentre chi la corsa moderata e' risultata associata a una mortalita' piu' bassa e una frequenza cardiaca migliore. "Se il vostro obiettivo e' quello di diminuire il rischio di morte e di migliorare l'aspettativa di vita - ha detto Peter Schnohr, autore dello studio - fare jogging un paio di volte alla settimana ad un ritmo moderato e' una buona strategia. fare di piu' non e' solo inutile, ma puo' essere dannoso". 

10. Fare jogging potrebbe 'trasformare' gli anziani in 20enni  - Fare attivita' fisica regolare, come ad esempio jogging, potrebbe far sentire i 60enni o i 70enni piu' giovani, quasi come se avessero soli 20 anni. Uno studio della University of Colorado Boulder ha dimostrato come l'esercizio fisico, se eseguito con regolarita', riesca a preservare la "spesa di energia" degli anziani. In pratica, i ricercatori hanno notato che le persone anziane con un'eta' media di 69 anni spendono la stessa quantita' di energia quando fanno attivita' fisica di un 20enne, purche' siano in forma. Questo perche', secondo quanto riportato dalla rivista Plos One, gli anziani fisicamente attivi hanno piu' mitocondri, le "centrali enegetiche" che alimentano e le cellule e i muscoli. "L'idea di fondo e' che la corsa mantiene piu' giovani, almeno in termini di efficienza energetica", ha detto Rodger Kram, uno degli autori dello studio che ha coinvolto 15 uomini e 15 donne con un'eta' media di 69 anni. I volontari sono stati invitati a camminare o correre almeno tre volte a settimana per un minimo di 30 minuti per 6 mesi. "Quello che abbiamo scoperto - ha detto Kram - e' che gli anziani che partecipano regolarmente ad attivita' altamente aerobiche, in particolare, hanno un costo metabolico piu' basso degli anziani che camminano solamente e degli adulti sedentari".