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È POSSIBILE ALZARE IL METABOLISMO DOPO I 40 ANNI?

Dott.ssa Dvora Ancona, Eleonora Marchionni

I vestiti sono diventati improvvisamente stretti e abbiamo un po’ dappertutto dei rotoloni di grasso, questo perché?

Perché siamo ormai in quarantena da un mese, purtroppo è mancato il movimento e in più a casa quasi tutti si mangiano più cose magari preparate proprio da noi stessi.
Infatti di questi tempi, la farina 00 va a ruba.

Quindi ci si chiede: ci può essere qualcosa che mi faccia sgonfiare e perdere qualche rotolino? Perché in realtà siamo quasi sempre tutti a dieta... ma avete notato che per quanto mangiamo poco la situazione rimane invariata?!

Ecco è proprio di questo che vi voglio parlare. 

Dobbiamo utilizzare la pratica del non mollare, non si deve gettare la spugna: quindi, per ottenere un successo più rapido con un aumento del metabolismo, il mio consiglio è quello di evitare alcuni cibi che possono provocare la formazione di una popolazione batterica cattiva, a livello intestinale. 

Per cui, quando l'intestino è aggradito dai batteri cattivi, chiaramente la circolazione sanguigna non funziona abbastanza bene e anzi, a volte si possono avere delle vere e proprie disfunzioni del sistema immunitario.
Di questo studio ne hanno parlato molto: c’è chi approva e chi no, ma il mio consiglio è quello di provare ad eliminare dei cibi esattamente cibi nocivi per il nostro intestino che ci permettano quindi di attivare il metabolismo e altrettanto velocemente di dimagrire.
Praticamente giusto x spiegare cosa accade all’interno dell’intestino, questo per dar su che funzioni bene deve essere attivo e immunologicamente intatto perché invece ciò non avviene in quanto con l’introduzione di questi cibi “tossici” si ha un vero e proprio cambiamento del tratto digerente. 
Questa sostanza chiamata lectina ha la capacità di attaccarsi come colla ai villi e micro villi dell’intestino tenue impedendo quindi una corretta digestione. 
Chiaramente se queste lectine che rallentano il movimento intestinale vengono introdotte in grandi quantità possono rallentare la digestione e al tempo stesso provocare un rallentamento del metabolismo. 
Vorrei darvi un elenco delle sostanze che contengono le lectine, non prendetevi paura perché chiaramente per avere dei cambiamenti a livello intestinale che portino a conseguenze gravi, di lectine ne vanno mangiate veramente tante.

Ma passiamo direttamente a cosa evitare: 

Soia, arachidi, pomodori, fagioli, grano e mais, patate, melanzane, peperoni, latte, uova.

Oltre a questi cibi bisognerebbe evitare anche i loro derivati ma l’importante rimane sempre la quantità: quindi, se per lo meno nella prossima settimana proviamo a diminuire la quantità di questi cibi nella nostra alimentazione, vedremo dei grossi cambiamenti. 
I legumi e i cereali ricordatevi che sono i cibi che contengono più lectine rispetto agli altri. 
Quindi all’attacco se vogliamo veramente tornare a sgonfiarci e avere un metabolismo più vivace, evitate i cibi che vi ho indicato: fra una settimana ne vedrete i risultati! 

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L’apparato digerente è colonizzato da moltissimi microrganismi che nel loro insieme rappresentano la flora batterica.
Se andiamo a spianare le varie pieghe dell’intestino troveremo i villi e i micro villi e le cripte che rappresentano la superficie della mucosa intestinale che si equivale circa a 200 metri quadri.
La flora batterica ha circa 400 specie batteriche sia anaerobiche che aerobiche: le anaerobiche sono localizzate nel colon.
Il colon è quella parte di intestino terminale più grossa rispetto all’intestino tenue che invece presenta questi batteri aerobici, o latto bacilli.
La flora batterica dell’intestino è costituita sia da miceti (funghi) sia da virus che da batteri i quali vivono in una condizione di equilibrio e non esercitano nessun effetto patologico, anzi vivono in simbiosi con l’organismo, cioè riescono a vivere contemporaneamente e a dare benefici all’intestino stesso.
Hanno addirittura la funzione di essere utili per l’uomo in quanto permettono di degradare tutto ciò che passa attraverso le vie intestinali.
Potremmo dire quindi che il nostro intestino rappresenta la fonte energetica per tutto l’intero corpo umano: quando questo equilibrio cambia, e tutto ciò dipende dallo stile di vita dell’essere umano, si ha uno sconvolgimento di tali batteri e un’azione infiammatoria che porta a tantissimi disturbi come colite, diarrea, costipazione.
Ma non solo: i batteri cattivi provenienti dall’intestino sono capaci di colonizzare delle aree corporee provocando per esempio infezioni vaginali, respiratorie e persino dentali.
Questo avviene quando una compromissione della parete intestinale dovuta come dicevo al cambiamento della flora batterica.
Da qui le malattie che ne possono derivare sono tantissime: da malattie autoimmuni, a reazioni allergiche, a diverticoli, fino ai tumori.
Nell’uomo questi cambiamenti comportano una vera e propria stanchezza cronica perché praticamente nell’intestino l’aumento di questi batteri provoca una stasi del materiale fecale ciò vuol dire che gli escrementi non riescono più a muoversi e permangono fissi all’interno dell’intestino stesso: chiaramente ciò impedisce la produzione di sostanze nutritive, l’alterazione di aminoacidi, e tante altre problematiche.
Ecco perché è molto importante controllare la propria alimentazione: sicuramente, lo stile di vita è alla base dell’insorgenza di questi tipi di problematiche.
Diete ricche di cibi raffinati, farina 00, pasti troppo rapidi, vita sedentaria, stress, abuso di farmaci, e tante altre cose possono portare a una totale instabilità della micro flora intestinale.

In che modo possiamo cercare di combattere tale problematica dalla quale dipende la salute del nostro stesso organismo?  

Prima di tutto cambiando l’alimentazione.
Come dicevo nel mio articolo precedente ci sono alcuni elementi infiammatori che possono provocare questa problematica e vi ricordo che tali elementi considerati nocivi sono: pomodori, uova, latte, carboidrati raffinati, cereali, peperoni e soia.
Questi elementi alimentari chiaramente non danno fastidio all’inizio della nostra vita ma se presi con costanza e specialmente su alcuni soggetti, possono sviluppare tutte le malattie che ho elencato precedentemente.
Non sono qui a dire che tali elementi non vadano mangiati, ma tengo a far conoscere quali siano i cibi che possano infiammare e quindi cambiare la flora batterica del nostro intestino con conseguente problematiche varie.

Quando la situazione si aggrava e tale presenza di batteri porta a delle problematiche intestinali è consigliabile l’utilizzo di probiotici o di fermenti lattici? Qual è la differenza?

I fermenti lattici sono dei probiotici, mentre i probiotici possono essere di tantissime specie: sono microrganismi vitali capaci di poter migliorare la flora batterica intestinale.
Quindi dei semplici fermenti lattici non sono sufficienti quando abbiamo un’infiammazione della flora batterica intestinale.
Spesso si dice che lo yogurth presenti i fermenti lattici ma in realtà è bene sapere che questi non sono sufficienti a influenzare positivamente la flora batterica intestinale.
Quindi il consiglio quando abbiamo forti dolori all’addome, forti gonfiori, è quello di utilizzare dei probiotici che sono sostanze che riescono ad arrivare non distrutte al colon e quindi nel colon riescono a riprodurre la flora batterica buona: questi vengono chiamati elementi nutritivi utili per la crescita delle specie batteriche benefiche.

E quali sono questi elementi?

Si possono trovare anche in varie categorie di alimenti come cicoria, porri, asparagi, aglio: questi assunti con quotidianità aiuteranno a migliorare l’equilibrio della flora intestinale.
Chiaramente quando la situazione è più grave, si consiglia l’uso di veri e propri probiotici e chiaramente di recarsi da un medico che ti indichi con particolari analisi e sistemi diagnostici di intervenire in modo corretto per permettere all’organismo di tornare nella sua forma originale.
I benefici dei fermenti lattici sono comunque molteplici e hanno un ruolo primario nella prevenzione delle allergie delle vie respiratorie e urinarie.
Quando assumiamo i fermenti lattici, a differenza degli antibiotici, che provocano distruzione della flora batterica, facilitiamo la riproduzione e il potenziamento dei batteri.

Chiaramente quando si arriva a situazioni più complicate è meglio assumere probiotici in quanto i fermenti lattici vengono purtroppo digeriti primi di arrivare al colon che è la parte terminale dell’intestino.
Tutto questo per dire che uno stile di vita sano è categorico e importante perché ti permette di avere non soltanto un aspetto salutare all’interno ma anche la parte estetica ne trova giovamento in quanto le cellule se funzionano normalmente e non influenzate da stati infiammatori proseguiranno nel loro comune lavoro che è quello di far digerire gli alimenti, non sentire alcun male, avere però anche e una pancia piatta, non avere brufoli nel volto, e tanti altri disturbi.
Ricordiamoci che il nostro aspetto è influenzato dal sistema che vive al di sotto della nostra pelle e l’intestino rimane un punto chiave per l’invecchiamento ma non solo: anche le patologie che una cattiva nutrizione può determinare.