Economia
Al via il progetto per dare nuova vita a 43 borghi tra Sicilia e Calabria
Presentata a Roma l'iniziativa per riqualificare diverse zone delle due Regioni e dare, così, un motivo ai giovani per non partire
Al via il progetto per dare nuova vita a oltre 40 borghi tra Sicilia e Calabria
Ridare nuova vita e riqualificare 43 borghi culturali tra Calabria e Sicilia. Questo, il progetto tutto italiano promosso dalle imprenditrici Carlotta Previti, di Messina, e Valentina Marciano, di Reggio Calabria.
“L’obbiettivo del progetto è quello di trasformare diversi luoghi abbandonati in borghi più vivibili, attrattivi e socialmente inclusivi richiamando il turismo e l’insediamento di nuove attività imprenditoriali, culturali e artistiche. Non solo, speriamo che questa idea possa essere d’esempio per iniziative simili in tutta Italia”, spiegano ad Affaritaliani.it Previti e Marciano.
“Dall’ex mattatoio al lungo mare, i borghi da riqualificare sono stati attentamente selezionati attraverso criteri come la continuità territoriale e il tasso si spopolamento”, spiegano le due ideatrici. Aspetto, quest’ultimo, molto importante per il progetto.
“L’obbiettivo della riqualificazione”, dicono entrando nel dettaglio, “è soprattutto quello di evitare l’enorme fuga di cervelli di giovani dalla Sicilia e dalla Calabria dando vita a nuove attività e creando così posti di lavoro”.
“In sintesi”, concludono Previti e Marciano, “lo scopo è quello di dare alle nuove generazioni una scelta, se partire o meno, dando un motivo solido per rimanere al Sud ed evitare che continui lo spopolamento delle due regioni”, concludono infine.
L’evento, presentato a Roma in occasione del Convegno “Nuovo Bauhaus Europeo e il modello di sviluppo turistico dei borghi culturali del Sud Italia nel ciclo di programmazione 2021-2027”, è stato aperto dall’intervento del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNNR, Raffaele Fitto.
All’incontro, alla presenza dei Sindaci dei comuni coinvolti nel progetto, sono intervenuti, tra gli altri, anche il Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e il Presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani.
“Questo progetto è un’iniziativa eccellente e rappresenta una grande opportunità per il nostro Paese – ha detto il Ministro Fitto. “In passato”, continua, “l’Italia non ha centrato gli obiettivi di Bruxelles perché ha polverizzato gli investimenti: è mancata una visione d’insieme. Occorre cambiare rotta perché per i Borghi il budget di spesa europea è di oltre 1 miliardo di euro”.
“Dobbiamo essere coesi e fare massa critica”, ha aggiunto. “Nessun Paese in Europa ha il nostro patrimonio culturale e storico: se saremo uniti, con progetti di qualità, riusciremo ad attirare investimenti e a combattere l’abbandono dei borghi culturali causati, in parte, anche dalla crisi demografica che costituisce oggi uno dei temi centrali del Governo Meloni”, ha concluso infine Fitto.
Anche i rappresentanti della Regione Calabria e Sicilia hanno condiviso i concetti espressi dal Ministro Raffaele Fitto: “Lo spopolamento dei piccoli borghi – ha aggiunto Occhiuto - è un tema che dobbiamo affrontare velocemente rendendoli attraenti non solo per le persone adulte e i pensionati ma, soprattutto, per i giovani garantendo connettività e servizi: pensiamo al coworking che potrebbe richiamare migliaia tra giovani e cosiddetti “nomadi digitali”.
Lo sviluppo urbano sostenibile dei borghi, ispirato ai principi del Bahuaus, sarà sostenuto dall’assegnazione urbana obbligatoria del Fondo europeo di sviluppo regionale (8% della dotazione nazionale totale) e l’iniziativa Urbana Europea (400 milioni di EUR).