Economia

Alitalia, Giovannini: nei prossimi giorni proposta a Ue su Ita

Nei prossimi giorni il governo presenterà una nuova proposta su Alitalia, tenendo conto delle ultime osservazioni della Commissione Ue. Lo ha detto a Rainews24 il ministro per le Infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini, precisando che la trattativa con la Commissione Ue su Alitalia "non si è mai interrotta. La vicepresidente con delega alla concorrenza, Margrethe Vestager ha detto una cosa corretta. Noi abbiamo preso atto degli ultimi contatti che ci sono stati e certamente il governo farà una proposta nei prossimi giorni". Venerdì scorso, Vestager ha spiegato che su Alitalia la Commissione Ue è "molto" vicina ad assumere una decisione, mentre sulla newco Ita ora spetta al governo italiano "fare una proposta rivista" sui nodi chiave che restano da dirimere.

La vicepresidente ha inoltre sottolineato di "ritenere che troveremo una soluzione". Quanto al dossier Aspi, il ministro ha ricordato che il cda di Atlantia ha inserito all'ordine del giorno della prossima assemblea la "proposta di Cdp, riconoscendo che sono stati fatti passi avanti importanti, vedremo cosa proporranno. La cosa importante e' andare avanti rapidamente per poter fare poi il Piano economico finanziario (Pef), in modo da investire risorse molto consistenti su ammodernamento e sicurezza, cosa di cui il Paese ha assolutamente bisogno".

Giovannini non ha voluto aggiungere altro perchè, "visto che sono trattative tra le parti, meglio non intervenire neanche con commenti particolari". Parlando del Pnrr, Giovannini ha chiarito che il governo è al lavoro sul decreto semplificazioni e "a maggio produrremo una sintesi attraverso un decreto legge che potrebbe riguardare opere anche non inserite nel Pnrr. Abbiamo fatto gia' una serie di simulazioni di quanto si possono ridurre i processi attuali che sono troppo lunghi e incompatibili con i tempi del Pnrr".

"Per il Mezzogiorno - ha messo in evidenza il ministro- questo è veramente un passo molto importante per portare la qualità dei trasporti che conosciamo al Centro e al Nord". Il ministro ha poi messo in evidenza come "sulle opere serve velocizzare, ma serve anche un dibattito pubblico. Se nei prossimi 5-6 anni trasformeremo l'Italia, non è possibile tenere i cittadini totalmente esclusi da queste decisioni".

Bisogna però stare attenti "a non fare un dibattito ideologico sul ponte dello stretto di Messina. Oggi e' uscito un articolo che anticipa una relazione su questo tema non ancora finalizzata. Il mio invito è quello di leggerla bene appena l'avro' trasmessa al Parlamento. Si tratta di una relazione, frutto del lavoro di mesi da parte di una commissione di esperti di primo piano che hanno messo insieme evidenze importanti sugli aspetti trasportistici, vulcanologici, economici e cosi' via. Il dibattito va sviluppato sulla base di questi contenuti che sono molto ricchi e poi se ne fara' la dovuta sintesi".

Alla domanda se il governo arrivera' alla fine della legislatura, nel 2023, o se l'orizzonte temporale e' il febbraio 2022, quando si eleggera' il nuovo capo dello Stato, carica per la quale si guarda al premier Mario Draghi, Giovannini ha detto che "da ministro tecnico non so rispondere", ma ha sottolineato come "tutte le forze politiche e tutto il Paese hanno la consapevolezza che, al di la' che questo governo duri o meno, la continuita' di azione nei prossimi anni vada assicurata anche oltre il 2023".

"Noi ministri tecnici e ministri politici -ha continuato- stiamo lavorando alla massima velocita' perche' abbiamo un Paese che attende risposte immediate e il Pnrr puo' essere una risposta immediata. La rapidita' fa la differenza al di la' della durata del singolo governo".